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“Ho denunciato il mio ex 10 volte ma non è successo nulla, ho paura dell’acido”

Fanpage.it racconta la storia di Lucia, perseguitata dall’ex marito. Nonostante lo abbia denunciato dieci volte non sono state disposte misure cautelari nei suoi confronti.
A cura di Redazione Roma
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"Ho denunciato il mio ex marito più di dieci volte in un anno e mezzo ma ad oggi non ho avuto alcuna tutela, né gli sono state disposte restrizioni". A parlare ai microfoni di Fanpage.it è Lucia, una donna che racconta la sua storia. Una storia di presunte violenze e atti persecutori subite dall'ex rispetto alle quali il giudice non ha fatto nulla per impedirle di avvicinarsi a lei. "Mi hanno detto in sede d'integrazione di denuncia che ‘a parte un episodio importante' non c'era ‘nulla di così rilevante da far smuovere la legge'". Alla nostra testata Lucia racconta quanto accaduto, spiegando di avere paura per la sua incolumità e per quella della sua bambina, temendo che lui possa arrivare a colpirla con l'acido. "Mi sono sentita dire in sede di denuncia ‘ma tu in ospedale tumefatta ci sei finita? No? Allora non è nulla d'importante".

"Già quando stava ancora in casa la situazione era diventata insostenibile – racconta Lucia – Alcune sere si metteva a urlare davanti alla bambina, per paura me la prendevo in braccio e uscivo fuori nell'androne. Ad un certo punto avevo così paura per me e mia figlia, che me ne sono andata di casa e mi sono trasferita dalla mia famiglia". Ha capito che la situazione era di una gravità tale da non poter più tornare indietro e ha chiesto la separazione. "Una sera ero tornata a casa, la bambina era con la baby sitter. Me lo sono visto spuntare da dietro un'aiuola, mi ha attaccata al muro e sputato in faccia". Ha denunciato l'episodio, avendo anche come testimoni i vicini di casa, che hanno assistito alla scena dal balcone. Le denunce si susseguono, una dopo l'altra, ma nulla cambia. "Non sono mai arrivate ad un punto cruciale" spiega. In un altro episodio di violenza, racconta Lucia, lui l'avrebbe scaraventata a terra, facendola finire in ospedale e strattonato anche la figlia.

A dare l'allarme a porre attenzione su un caso del genere e a sottolinearne la gravità è la presidente della onlus ‘bon'y worry' Bo Guerreschi: "Anche le semplici minacce non sono da sottovalutare. Un provvedimento cautelare e un'indagine vanno fatti. Lucia ha avuto un ultimo referto dall'ospedale di dieci giorni, cosa deve fare una donna per essere ascoltata, se ne deve trovare il cadavere? Deve essere sfregiata con l'acido? Anche la figlia, non ce lo dimentichiamo, è vittima di violenza e va tutelata".

Intervista di Simona Berterame, articolo di Alessia Rabbai

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