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Harry Potter e gli altri pusher, droga a domicilio con l’ordine della pizza: “Una margherita con olive nere”

Nomi in codice e metafore sul cibo: così comunicavano i pusher con gli acquirenti tra Montespaccato e Primavalle. La cocaina arrivava direttamente a domicilio.
A cura di Rosario Federico
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La pizzeria in zona Boccea (Foto Maps)
La pizzeria in zona Boccea (Foto Maps)

"Harry Potter", "Mouse" e "Recchia". Sono alcuni dei nomi in codice usati dalla rete di pusher tra Montespaccato e Primavalle che parlavano al telefono con i clienti usando metafore sul cibo di ogni tipo: "Una margherita con le olive nere", "le cipolle di Tropea", "il salame" e perfino "il cioccolato".

La pizzeria al centro dell'attività di spaccio

Uno dei protagonisti della vicenda gestiva infatti una pizzeria in zona Boccea, in via Ricaldone, dove gli ordini con gli acquirenti erano utilizzati per nascondere l'attività di spaccio, così come riportato da La Repubblica.

Il glossario della rete di spacciatori che si nascondeva dietro le consegne a domicilio della droga in pizzeria o dal gommista tra Montespaccato e Primavalle seguiva infatti quello di un vero menù. La base logistica dei pusher era invece in una villetta di campagna ad Aranova, nel comune di Fiumicino, dove era conservata la droga.

I clienti si rivolgevano anche al gommista

Presente anche il gommista di via Boccea, dove gli acquirenti si recavano per "cambiare le pasticche e gonfiare le gomme". In un episodio il materiale di spaccio era stato nascosto sotto un peluche all'interno dei sedili posteriori di un'automobile.

Cocaina consegnata a domicilio con il corriere

I carabinieri durante le operazioni
I carabinieri durante le operazioni

"Mouse" era il corriere di una nota ditta di trasporti che utilizzava il furgone dell'azienda anche per consegnare la droga. Tutto il gruppo aveva però nomi in codice, oltre Harry Potter, c'erano "Il principale", "Er socio del principale", "Recchia". Il 19 luglio del 2023 il corriere aveva confuso una pattuglia dei carabinieri in borghese per clienti: i militari dell'Arma lo hanno fermato con 23 dosi di cocaina e 1300 euro in contanti.

Una rete di spacciatori a domicilio

I carabinieri di Roma hanno disposto gli arresti domiciliari per 14 persone con l'accusa di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di grosse quantità di cocaina, tra Montespaccato e Primavalle. Sette sono finite ai domiciliari, per due c'è il divieto di dimora, per due c'è l'obbligo di dimora con divieto di uscire in ore notturne e per tre l'obbligo di presentazione in caserma.

La vicenda è avvenuta in un periodo compreso tra marzo e settembre 2023 nel quadrante Nord-Ovest di Roma. È emersa una rete di spacciatori, che si occupavano della compravendita della droga. Uno degli indagati era impiegato in una nota ditta di trasporti. Oltre alle normali consegne durante l'orario di lavoro, con il furgone aziendale consegnava anche il materiale.

Nel corso delle indagini i carabinieri hanno documentato e ricostruito più di cento episodi di spaccio, arrestato in flagranza di reato 7 spacciatori e sequestrato in totale oltre 1 chilo di cocaina pura e circa 50mila euro in contanti.

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