Guerra in Ucraina, alla scuola Dante Alighieri di Roma corsi gratuiti di italiano per i profughi

Lo hanno fatto sapere sui social network questa mattina: la scuola di lingua italiana a Roma, che si trova al civico 27 di piazza di Firenze, apre le sue porte alle cittadine e ai cittadini in arrivo dall'Ucraina in fuga dalla guerra.
È questa l'iniziativa solidale dell'Ente che dal 1889 diffonde la lingua e la cultura italiane nel mondo. Tramite la propria rete di Sedi e Comitati diffusa su tutto il territorio nazionale, infatti, è stato deliberato che verranno organizzati corsi di lingua italiana gratuiti per permettere ai profughi ucraini accolti in Italia di inserirsi nel nostro tessuto sociale e di affrontare una nuova vita Gli insegnamenti potranno svolgersi sia in presenza, nelle diverse sedi della scuola, ma anche online.
Corsi di italiano per i profughi ucraini finanziati da un fondo di solidarietà
A proposito della decisione per aiutare le profughe e i profughi ucraini, l'ente ha spiegato che l'iniziativa sarà sostenuta da un fondo di solidarietà che è già stato attivato. "Noi vorremmo che la lingua e la cultura fossero le ultime frontiere da chiudere e per questo la Dante Alighieri sta creando spazi di insegnamento per tutti i profughi di guerra in arrivo in Italia – ha dichiarato il presidente Andrea Riccardi della società Dante Alighieri – Lo faremo con Roma Capitale e con tutte le altre amministrazioni italiane che vorranno sostenere la nostra iniziativa di solidarietà."
Il progetto promosso in tutta Italia
Come viene precisato, infatti, sono in corso contatti con il Viminale e altre istituzioni per diffondere il più possibile l'iniziativa che, per il momento, ha avuto pieno successo a Roma, dove partirà a breve: qui, una volta concluso l'insegnamento verrà rilasciato anche il certificato PLIDA Progetto Lingua Dante Alighieri.
Nel frattempo hanno aderito anche altri centri didattici come quelli di Benevento, Bolzano, Campobasso, Casarano, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Enna, Forlì-Cesena, Genova, Gorizia, Imola, La Spezia, Merano, Palermo, Perugia, Pordenone, Rovigo, Salerno, Siena, Siracusa, Terni, Trieste, Venezia, Verbania e Vulture. La lista, però, è destinata ad allungarsi ancora.