Guardia giurata uccide ladro in fuga da casa della vicina a Roma, un testimone: “Mi ha detto gli ho sparato”

Un vicino di casa della guardia giurata, che ha sparato e ucciso un ladro, ha raccontato cosa ha visto ieri sera: “C’era un corpo a terra, pensavo fosse un incidente”. Una residente ha spiegato che la Cassia non è nuova ai furti in casa.
A cura di Gabriel Bernard
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Un vicino della guardia giurata e i carabinieri impegnati nei rilievi in via Cassia
Un vicino della guardia giurata e i carabinieri impegnati nei rilievi in via Cassia

"Quando ho saputo che avevano sparato a qualcuno, mi sono informato subito. Ho chiesto chi fosse il responsabile. Antonio mi ha risposto: Sono stato io". Ottavio abita nella palazzina al civico 1001 di via Cassia, a Roma. La scorsa sera stava rientrando a casa, quando ha visto un uomo disteso a terra, Antonio Ciurciumel, ferito gravemente alla testa. Si tratta di un ventiquattrenne, che nelle ore successive è morto. L'accusa formulata dalla Procura della Repubblica passa da tentato omicidio a omicidio.

Il vigilante ha estratto la pistola e ha ferito il ladro in testa

A sparargli è stato Antonio Micarelli, guardia giurata. La sera del 6 febbraio stava tornando alla sua abitazione, aveva ancora addosso la divisa, quando davanti a lui ha visto un gruppo di cinque ladri intenti a scavalcare il cancello che affaccia sulla casa del vicino. Ha estratto la pistola e ha esploso cinque colpi. Il ventiquattrenne di origine romena è stato colpito alla testa. E si è accasciato a terra. I complici sono scappati. Chi ha assistito alla scena ha chiamato i soccorsi. Il giovane è arrivato in condizioni gravissime all’ospedale San Filippo Neri, dov’è morto oggi intorno all’ora di pranzo.

Il vicino: "C'era un corpo a terra, pensavo fosse un incidente"

"Quando sono arrivato pensavo si trattasse di un tamponamento, un incidente con una macchina – ha raccontato Ottavio – Mi sono avvicinato e c'era un corpo per terra, accanto un'altra persona stava facendo un massaggio cardiaco". Antonio lui lo conosce bene. Lo chiama "Antonello", l'ha visto crescere insieme a sua figlia. Quella sera il vigilante era davanti a lui.

Una residente: "C'erano movimenti strani da un po'"

La zona della Cassia, lungo il quadrante Nord di Roma, non è nuova ai furti. "L’amministratore ci aveva avvisato che qui intorno c'erano strani movimenti da un po'", racconta una residente. "Ed ecco ciò che è successo", conclude. Anche Annamaria ha un appartamento nel palazzo. Scesa di casa e scrutava i cronisti davanti al cancello. "Non è la prima volta che succede, saranno già tre volte che tentano di rubare qui. Qualche anno fa si erano calati al secondo piano con delle funi, ma la signora che abitava lì li aveva fatti scappare" ha raccontato ai microfoni dei giornalisti.

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