Gualtieri ha ragione: o città cambiano o ci saranno morti per troppo caldo, ma Roma fa abbastanza?
"Il bollettino dei morti di caldo è ciò che ci porteranno tra non molto in alcuni mesi i nostri uffici, se non facciamo la trasformazione nelle città". A dirlo il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che è intervenuto al Festival delle Città 2024 dell'Ali, di cui è presidente. Si tratta di un appuntamento annuale organizzato dalle Autonomie Locali Italiane, dove sindaci e amministratori locali si confrontano con le istituzioni e la politica su argomenti di primo piano nella vita dei cittadini e sul futuro dell’Italia.
"Un bollettino dei morti di caldo a Roma"
Gualtieri ha spiegato che Roma come le altre città dovrebbe programmare interventi strutturali significativi, tenendo in considerazione il fatto che, se il modello urbano non cambia, le estati future saranno insostenibili: "Se noi non facciamo la trasformazione nelle città, tra non molto in alcuni mesi i nostri uffici ci porteranno il bollettino dei morti di caldo" ha detto.
"La trasformazione ecologica non è un lusso – spiega – Il sindaco di Atene, socialista, ha messo alla base della sua campagna elettorale abbassare la temperatura di Atene di 5 gradi in 5 anni. Per loro, che sono a Sud di noi, è un tema esistenziale. I giovani sono molto più sensibili a queste questioni e le capiscono molto di più. Dobbiamo avere coraggio, non nel senso di essere giacobini o astratti". Per il primo cittadino dunque è urgente porsi degli obiettivi concreti da raggiungere.
Meno parcheggi a Roma per depavimentare la città
Gualtieri ieri ha pubblicato un Tiktok nel quale spiega come l'intenzione del Campidoglio sia quella di intervenire con la depavimentazione della strada, ad esempio di tre isole d'asfalto, che attualmente vengono utilizzate dagli automobilisti come parcheggi abusivi. "Realizzeremo tre bellissime aiuole verdi, interventi che si inseriscono nel più ampio quadro di riqualificazione di Piazza Mazzini, che prevediamo di ultimare in undici mesi". Un intervento che ha suscitato polemiche di parte dei cittadini, i quaali si sono lamentati del fatto che non ci sia più spazio per i parcheggi.
Gualtieri sempre al Festival ha ribadito che :"È più difficile far passare tra i cittadini la depavimentazione che la metro di Piazza Venezia, perché è una cosa nuova. Certo si tolgono un po' di parcheggi – ha risposto ai romani – La spinta dal basso è lasciare più macchine in strada, ma noi discutendo, parlando e lasciando parlare più i giovani, questa necessità di cambiare la stiamo facendo passare. Questa città è costruita molto in funzione dell'auto. Ci sono quartieri periferici nati senza i marciapiedi. Questa cosa non si può limare ma va presa di petto".