Gualtieri vede rosso per il bilancio: “337 milioni in meno per Roma, serve sostegno del Governo”
Nelle casse di Roma Capitale si stima che entreranno 337 milioni di euro in meno nel 2023. Una previsione che ha fatto suonare un campanello d'allarme al sindaco Roberto Gualtieri che ha chiesto al governo, in attesa che la tanto discussa ma mai approvata riforma della governance della capitale diventi realtà in questa legislatura, di fare la sua parte anche dopo la legge di Bilancio.
"È il momento di aprire un tavolo con il governo su Roma Capitale. – ha dichiarato il primo cittadino – Dobbiamo affrontare i problemi strutturali di grave sotto finanziamento delle funzioni svolte dalla città. Serve un autentico contratto di servizio tra lo Stato e Roma, basato sull’entità dei servizi da fornire ai cittadini e sul suo ruolo di Capitale, che consenta un sostegno adeguato, misurato sulla base della capacità dell’amministrazione di essere efficiente".
La questione dunque è la stessa che ponevano i suoi predecessori: servono più fondi per la città per le tante funzioni che svolge in quanto capitale del paese, soprattutto nel momento in cui calano gli introiti delle imposte e aumenta il costo delle spese.
Quello che preoccupa l'amministrazione capitolina è soprattutto che le minori entrate rischiano di essere strutturali: si parla di mancati ingressi di 200 milioni di euro da quando la Corte Costituzionale ha riconosciuto prima casa quella intestata a un cittadino, anche quando questi è sposato e convive con il marito o la maglio in un altra domicilio non intestato a lui. Mancano poi all'appello almeno 60 milioni di Irpef e 80 milioni di imposte legati al turismo, che ancora deve tornare ai livelli precedenti alla pandemia. E ovviamente poi c'è il caro bollette e l'inflazione, per un aumento di spese stimato in almeno 50 milioni.
Per il momento nessun timore per l'equilibrio di bilancio e nessun taglio ai servizi, ma il Campidoglio chiede più risorse: "In stretto dialogo con il governo Meloni abbiamo lavorato a soluzioni di emergenza che fanno parte della manovra nazionale per il 2023. Ringrazio l’esecutivo per questi interventi che hanno evitato tagli ai servizi fondamentali. Noi abbiamo dimostrato di saper fare la nostra parte, ma ora è ancora più urgente l’apertura di questo confronto con il governo".