Gualtieri su ritardi della Metro A: “Già un miracolo non aver chiuso completamente la tratta”
Per un guasto tecnico causato da un'infiltrazione d'acqua, ieri una parte della Metro A di Roma è rimasta chiusa nell'ora di punta. Il problema, che ha riguardato circa 50mila romani, ha riacceso il dibattito sullo stato di manutenzione delle metro della Capitale, sulla mancanza di treni e sui ritardi. Il sindaco Gualtieri ha dichiarato oggi che l'amministrazione capitolina è impegnata "pancia a terra, per recuperare ritardi che in alcuni casi sono sconsolati: basti pensare al tema delle metropolitane". Il primo cittadino ha ricordato che i binari della Metro A sono ancora quelli del 1980: "Per fortuna il nuovo management ha intrapreso un lavoro gigantesco di manutenzione e rifacimento, per il Giubileo saranno incluse anche le stazioni. Purtroppo sono lavori che richiedono diversi mesi o diversi anni e finché non sono finiti la situazione è difficile, è un miracolo essere riusciti a non chiudere completamente la metropolitana". Per i lavori di rinnovo della Metro A, infatti, la chiusura del servizio è stata anticipata alle 21 nei giorni feriali e questo avverrà fino a dopo l'estate del 2023.
Un altro problema, che sta causando notevoli ritardi sulla Metro B e sulla Metro C, è legato alle revisioni dei treni. Anche in questo caso la chiusura delle metro di Roma è stata scongiurata all'ultimo minuto grazie a una proroga del ministero dei Trasporti, che ha permesso ad alcuni treni di restare in servizio pur senza revisione, ma con relazione approvata da un esperto sulla sicurezza dei convogli. Ha spiegato ieri l'assessore Patanè: "Siamo al lavoro tutti i giorni per riportare alla normalità un servizio di trasporto pubblico lasciato da chi ci ha preceduto in condizioni da terzo mondo, basti pensare che non era stata fatta la revisione dei treni per le Metro A e B e non erano stati stanziati i fondi per poterle fare sui treni di Metro C. Grazie al lavoro di questa amministrazione è partita la manutenzione straordinaria sulla Linea A per il rifacimento completo dell’armamento, delle banchinette, dei sistemi antincendio, di segnalamento e della rete elettrica e sono stati impegnati i fondi del Giubileo per riqualificare tutte le stazioni della Metro A. Abbiamo permesso ad Atac di uscire dal concordato preventivo; ottenuto la proroga del Ministero per i treni senza revisione, salvando di fatto la Metro A, e l’approvazione nel Decreto infrastrutture della proroga per le revisioni dei treni delle Metro B e C con lo stesso meccanismo di metro A”.
In una nota Atac ha ribadito che, nonostante i lavori in corso, "date le condizioni di obsolescenza impiantistica e strutturale riscontrate, è chiaro, come più volte ricordato, che serviranno due-tre anni per arrivare a ripristinare livelli di disponibilità operativa delle linee metro più datate soddisfacenti".