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Gualtieri pronto a sciogliere la Fondazione Teatro di Roma se De Fusco non farà un passo indietro

Con un ordine del giorno a firma Erica Battaglia, Pd, approvato dall’Assemblea Capitolina con 27 voti favorevoli, si chiede al sindaco Gualtieri di verificare la possibilità di arrivare a una soluzione alternativa sul direttore della Fondazione Teatro di Roma, oppure di modificare lo statuto o, ancora, di sciogliere la Fondazione stessa.
A cura di Enrico Tata
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Passo indietro da parte di Luca De Fusco, nominato direttore generale del Teatro di Roma, oppure la maggioranza in Campidoglio si dice pronta a fare uscire il Comune dalla Fondazione. È scritto nero su bianco in un ordine del giorno a firma Erica Battaglia, Pd, approvato dall'Assemblea Capitolina con 27 voti favorevoli.

Il documento impegna il sindaco Gualtieri a "intraprendere ogni azione necessaria al fine di tutelare, in tutte le sedi opportune, gli interessi e le prerogative di Roma Capitale quale socio della Fondazione Teatro di Roma, a partire da una puntuale verifica" della procedura di nomina, che viene definita "illegittima" dal punto di vista procedurale. Poi si chiede al sindaco di "verificare se vi sia la possibilità di ricondurre le interlocuzioni" con la Regione Lazio e il ministero della Cultura "su un binario di normalità, che cioè si fondi su un iter condiviso nel metodo, ancor prima che nel merito".

La maggioranza chiede infine a Gualtieri "di ribadire "ufficialmente, in tutte le sedi ritenute opportune, la richiesta di un passo indietro da parte del Direttore Generale indicato a seguito della riunione non ufficiale del CdA della Fondazione".

Se tutto ciò non fosse sufficiente si chiede a Gualtieri di adoperarsi a modificare lo statuto "in maniera tale che gli apporti economici e i conferimenti patrimoniali e immobiliari elargiti da Roma Capitale (ben superiori rispetto alla contribuzione regionale e ministeriale) trovino rispondenza (e simmetria) in più adeguate regole di governo societario, in forza delle quali il socio Roma Capitale non possa esserne illegittimamente e arbitrariamente estromesso dalle decisioni più rilevanti rispetto alla vita ed al funzionamento della Fondazione".

Ancora, se questo non fosse possibile la maggioranza chiede di valutare "l'esercizio del diritto di recesso di Roma Capitale dalla Fondazione Teatro di Roma o avviare l'iter prodromico allo scioglimento della Fondazione".

Per Francesca Barbato, consigliera capitolina di Fratelli d'Italia, l'odg del Pd "contiene prescrizioni gravissime. La minaccia di sciogliere la fondazione denota un atteggiamento arrogante e minatorio che lascia ben poco spazio al dialogo. Questo è un atto di rottura a tutti gli effetti che sancisce definitivamente un principio: non può esserci dialogo con il Pd se non la si pensa come loro".

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