Gualtieri presenta candidatura a Expo 2030: “Roma sarà trasformata, ha carte in regola per vincere”
Una città "completamente trasformata". È la promessa del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenuto oggi in occasione degli Stati Generali per la candidatura della Capitale a Expo 2030. L'obiettivo del primo cittadino è completare "la cura del ferro", realizzando le nuove tranvie progettate per il Giubileo del 2025. "Sarà anche l'Expo della mobilità dolce e sostenibile con un grande corridoio verde che consentirà di andare dal foro romano all'Expo che sarà una grande agorà della Roma di oggi e di domani, e avrà un grande campus dell'innovazione. Sarà interamente sostenibile, a emissioni zero e produttore di energia pulita", ha dichiarato il sindaco.
"Riqualificheremo le Vele di Calatrava"
Un altro intento dell'amministrazione è quello di riadattare le vele di Calatrava e rilanciare "l'intero quadrante", cioè l'area di Tor Vergata, quella scelta per la realizzazione dei padiglioni. Per quanto riguarda le Vele, Gualtieri ha dichiarato di aver avviato con il demanio un "piano di adattamento delle Vele a un nuovo contesto".
"Renderemo l'Expo, ancora più di quanto è successo a Milano, un polo di sviluppo, di Innovazione e di sostenibilità. Sarà una comunità energetica e rimarrà anche per il dopo con una grande eredità positiva per la città e per quel quadrante. Avevo chiesto un progetto senza precedenti per visione innovativa e sono molto fiducioso che quando verrà rivelato il 7 settembre questo progetto sarà un punto di forza. Roma come candidatura europea credo abbia tutte le carte in regola per assicurare un'equilibrata distribuzione nel tempo dell'Expo nei vari luoghi e poi Roma è una città aperta con la capacità straordinaria di accogliere decine e decine di milioni di turisti: questa forza non ce l'hanno le altre città candidate", ha dichiarato il sindaco.
"Roma può vincere al primo turno"
Secondo il primo cittadino, Roma potrebbe vincere già al primo turno: "Gli Ispettori del Bei quando verranno a Roma vedranno una città più pulita, avremo tutte le condizioni per far funzionare la raccolta. Sul fronte degli impianti procediamo spediti ed entro l'anno saranno quasi 1000 i nuovi assunti in Ama. Vedranno anche una città attrattiva: già oggi siamo pieni di richieste di investimenti. C'è un interesse su Roma molto forte. Anche la cittadinanza è molto coinvolta su Expo. Credo la città possa quindi aggiudicarsi questo evento già al primo turno. Questo è il momento della determinazione per vincere la sfida, dipende da quanti voti la nostra macchina della Farnesina riuscirà a coinvolgere per ottenere il sostegno degli altri Paesi".
"Sarà Expo verde, non del cemento"
Gualtieri ha anche annunciato la costruzione di una "grande centrale green" che "alimenterà Expo e rimarrà al quartiere. Sarà una Expo della sostenibilità e oltre alla comunità energetica, i padiglioni potranno essere riutilizzati. Non sarà l'Expo del cemento ma del verde".
Massolo: "Candidatura andrà avanti, appoggio da qualunque governo"
Secondo l'ambasciatore Giampiero Massolo, presidente del comitato promotore di Roma Expo 2030, la candidatura di Roma andrà avanti con qualunque governo: "Si tratta di una iniziativa italiana e sono fiducioso che andrà avanti bene. È importantissimo avere un governo perché è una iniziativa non solo locale ma nazionale. I governi ci sono e ci saranno sempre. Io sono confidente da questo punto di vista che la campagna andrà avanti bene".
Expo 2030, i padiglioni a Tor Vergata
L'area scelta per realizzare i padiglioni di Expo è quella di Tor Vergata, circa 210 ettari. Sono previsti trenta milioni di visitatori e centocinquanta Paesi partecipanti. Il progettista sarà l'archistar Carlo Ratti, docente presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston. Tor Vergata "è un sito che ha una storia, ha visto 2 milioni di persone riunite lì nel 2000 per la Giornata Mondiale della gioventù". Inoltre ci sono "due costruzioni molto interessanti, ideate da Santiago Calatrava, possiamo utilizzare Expo per il ringiovanimento urbano di questi edifici. E' un modo per ricucire il tessuto urbano, con la metro da far arrivare fino a Tor Vergata".