Gualtieri: “Nessuna apparentamento, appello a elettori Raggi e Gualtieri su valori e programmi”
Due settimane per convincere gli elettori di Virginia Raggi e Carlo Calenda, e magari un po' di cittadini che al primo turno si erano astenute ma che non vogliono vedere la destra di Salvini e Meloni al governo, a votare per lui. Questa è la missione di Roberto Gualtieri che oggi, in un'intervista a Repubblica, ha ribadito che il centrosinistra non cerca apparentamenti né offrirà posti in giunta in cambio di indicazioni di voto ("La giunta sarà formata dalla coalizione che ha vinto al primo turno, rafforzata da figure civiche e tecniche. È un tema che non si pone). Gualtieri si aspetta che gli elettori dei suoi avversari convergano in modo "naturale" sul suo nome perché "in ballo c'e' il futuro e il destino di Roma: servono persone capaci e programmi chiari per restituire alla Capitale servizi e progetti all'altezza di una grande metropoli europea".
Il candidato del centrosinistra è insomma abbastanza sicuro che per contenuti e valori chi ha votato Calenda e Raggi al primo turno, al secondo non potrà che mettere una "x" sul suo nome. Ieri ha ricordato al leader di Azione che non può essere equidistante tra una destra antieuropeista il partito che l'ha portato all'europarlamento, e all'elettorato grillino che Giuseppe Conte lo ha detto chiaramente dopo il voto: "Noi mai con le destre".
Sono i primi segnali di un fronte larghissimo contro le destre che Gualtieri vuole puntare a costruire non tanto in termini di accordi politici, ma di immaginario, di sentimento tra gli elettori, la ricerca di un minimo comune denominatore che porti alle urne i cittadini. E su Conte dice: "C'è un rapporto di stima reciproca, abbiamo collaborato in momenti difficilissimi per il Paese e mi pare che sia lui sia il M5S abbiano fatto una chiara scelta di campo. Mi auguro che, come dice Letta, la convergenza sarà naturale".