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Gualtieri e la sfida dei rifiuti: dal termovalorizzatore pure acciaio e oro per 4mila fedi nuziali

Il nuovo termovalorizzatore di Roma contribuirà anche a recuperare diversi materiali: 10mila tonnellate di acciaio, come cento locomotive, 2mila tonnellate di alluminio, come 10 Airbus, 1.600 tonnellate di rame, come 130 chilometri di cavi aerei per treni e tram, e tra i 60 e gli 80 chili d’oro, sufficienti a fare 4mila fedi nuziali.
A cura di Enrico Tata
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Il nuovo termovalorizzatore non solo tratterà i rifiuti indifferenziati della Capitale e produrrà energia, ma contribuirà anche a recuperare altri materiali: 10mila tonnellate di acciaio, come cento locomotive, 2mila tonnellate di alluminio, come 10 Airbus, 1.600 tonnellate di rame, come 130 chilometri di cavi aerei per treni e tram, e tra i 60 e gli 80 chili d'oro, sufficienti a realizzare ben 4mila fedi nuziali all'anno.

Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che oggi è stato ascoltato dalla Commissione Ecomafie in merito al rogo divampato all'interno del Tmb di Malagrotta lo scorso 24 dicembre.

Per i rifiuti indifferenziati, l'obiettivo del sindaco, che ricopre anche il ruolo di commissario straordinario per la gestione dei rifiuti a Roma, è quello di arrivare a ‘discarica zero' con il nuovo termovalorizzatore di Santa Palomba, che tratterà 650mila tonnellate all'anno di rifiuti indifferenziati. La situazione attuale, dopo l'incendio del tmb1, prevede il trattamento di 150mila tonnellate all'anno da parte di impianti Ama. Altre 450mila tonnellate vanno in altri impianti regionali e 250mila tonnellate vengono spedite in altre regioni italiane o all'estero.

Il sindaco ha spiegato che attualmente circa 450mila tonnellate di rifiuti, quasi il 30 per cento del totale, finiscono in discarica. E anche arrivando al 65 per cento di differenziata (attualmente è al 46 per cento) circa 350mila tonnellate all'anno finirebbero in discarica. Per correggere questa situazione, ha detto Gualtieri, l'obiettivo è quello di raggiungere una riduzione nella produzione dei rifiuti dell'8,3 per cento nel 2030, massimizzare la quantità di materiali da avviare a riciclo e recupero, con differenziata al 65% nel 2030, 70% nel 2035.

"Per la gestione della differenziata – ha proseguito Gualtieri – ci sono progetti da 200 milioni di euro: due biodigestori, due impianti di selezione carta e multimateriale, un impianto per le terre di spazzamento, 8 nuovi centri di raccolta che porteranno a 30 a regime gli impianti, due per municipio.

Entro gennaio, ha annunciato Gualtieri, partirà la gara per la realizzazione dei due biodigestori per il trattamento della frazione organica che saranno costruiti a Casal Selce e a Cesano Osteria Nuova, nei Municipi XIII e XV di Roma. Il sindaco ha ricordato che i due impianti non sono stati finanziati dal Pnrr, ma si tratta di risorse trovate attraverso il Dl Aiuti del governo.

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