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Gualtieri e il paradosso della Ztl: rinvia la Fascia Verde, ma l’inquinamento di Roma è alle stelle

Il sindaco Gualtieri ha annunciato il passo indietro e il rinvio dello stop ai veicoli diesel Euro 4 all’interno della Fascia Verde proprio nel giorno in cui l’inquinamento a Roma è alle stelle. Un controsenso e un paradosso.
A cura di Enrico Tata
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Il sindaco Gualtieri fa marcia indietro sulla Ztl Fascia Verde, con il rinvio dello stop ai Diesel Euro 4 al 2024, proprio nel giorno in cui l'inquinamento a Roma è alle stelle.

E, come abbiamo scritto ieri, è proprio il Campidoglio a certificarlo: con un avviso pubblicato sul sito della Capitale si informa la cittadinanza che venerdì 20 ottobre ben nove centraline su tredici hanno segnato livelli di inquinamento al di sopra dei limiti consentiti dalla legge, in particolare di Pm10, cioè delle polveri sottili. Roma Capitale ricorda che le Pm10 e il biossido di azoto, No2, sono causate soprattutto dai motori a combustione.

Ebbene, per risolvere il problema tutto è affidato al buon senso dei cittadini, a cui si chiede di mettersi una mano sulla coscienza e non utilizzare troppo le loro automobili e preferire gli spostamenti a piedi, in bicicletta, con veicoli elettrici o ibridi.

Un vero e proprio controsenso, perché la prima delibera di Gualtieri sulle nuove regole di accesso alla Fascia Verde era stata firmata proprio a causa dei continui sforamenti della Capitale nei valori delle Pm10 e No2, ritenuti pericolosi per la salute dei cittadini. E proprio per questi sforamenti l'Unione Europea aveva comminato maximulte all'italia (per i problemi riscontrati a Roma) chiedendo soluzioni immediate ed efficaci. È per questo che Roma ha dovuto varare nuove regole sulla Ztl per garantire la riduzione delle emissioni inquinanti in città. Non per una questione legata al traffico cittadino (non solo), ma per garantire la salute pubblica.

Del resto proprio il Campidoglio, nella nota pubblicata ieri, chiede di evitare esposizioni troppo lunghe nelle strade più inquinate per  bambini, anziani e soggetti cardiopatici.

È vero, come abbiamo scritto, che le multe fanno riferimento ai dati di diversi anni fa, quando le emissioni  inquinanti erano mediamente più alte di quelle attuali. Ed è vero anche che, evidentemente, le nuove modifiche proposte dal Campidoglio e accettate dalla Regione Lazio, vista la certificazione dell'Arpa, riescano a certificare lo stesso una riduzione delle emissioni.

Ma il messaggio che è passato, con l'annuncio del rinvio, è quello una marcia indietro sulle politiche ambientali. Tant'è che ieri il centrodestra ha festeggiato e rivendicato il successo. Come a dire, ‘abbiamo protestato contro le sue regole sulla Fascia Verde, Gualtieri ci ha dato ragione e ha fatto marcia indietro'. E, aggiungiamo noi, lo ha fatto proprio nel giorno in cui l'inquinamento a Roma era alle stelle con nove centraline fuorilegge: Francia, Magna Grecia, Cinecittà, Cavaliere, Fermi, Bufalotta, Cipro, Tiburtina e Arenula.

La soluzione del Campidoglio? Il buon senso dei cittadini, invitati a muoversi a piedi o con la bicicletta. Le automobili più inquinanti? Per ora possono restare, anzi avranno dei carnet di ingressi alla Ztl a disposizione per continuare a circolare. Un evidente paradosso. Un corto circuito comunicativo, quantomeno, che il sindaco Gualtieri dovrà spiegare ai cittadini.

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Sono giornalista professionista dal 2015 e mi occupo della cronaca di Roma su Fanpage.it. Ho fatto stage a Repubblica.it, Radio Radicale, ho fondato e diretto la web radio 'Radio Libera Tutti' e sono diventato giornalista pubblicista, nel 2010, collaborando con il settimanale locale 'Velletri Oggi'. Ho frequentato la Scuola di Giornalismo Walter Tobagi/Ifg dell'Università Statale di Milano, ho ricevuto una borsa di studio finanziata da Google per l'eccellenza nel giornalismo e ho vinto il concorso 'Una storia ancora da raccontare: Peppino Impastato', organizzato dal Festival Internazionale del Giornalismo.
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