Gualtieri dice che parlerà con Elly Schlein, ma a Roma il termovalorizzatore si farà
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha detto che parlerà presto con la nuova segretaria del Pd, Elly Schlein. L'intenzione è quella di spiegarle perché costruire un termovalorizzatore a Roma è necessario.
Così il primo cittadino nel corso di un'intervista rilasciata al programma di Rai 3 ‘Agorà': "Lei è una persona seria e vuole approfondire tutti gli aspetti. La incontrerò e le spiegherò tutti gli aspetti. Il piano rifiuti è stato approvato, è sulla Gazzetta ufficiale, è partita la manifestazione di interesse, sono arrivate le proposte, tra poco si farà la gara e poi i cantieri. C'è stato un dibattito molto interessante che si è concluso e adesso si fa il termovalorizzatore. Non ho notato freddezza da parte di nessuno perché tutti sanno che Roma deve risolvere questo problema, è l'unica città europea che non ha impianti".
Come abbiamo ricordato, Schlein ha inserito il no alle discariche e ai termovalorizzatori nel programma con cui si è presentata al congresso del Pd. Ma non ha mai menzionato direttamente l'impianto di Roma.
Proprio oggi Gualtieri ha incassato anche un sì importante sulla questione termovalorizzatore. Quello del commissario europeo per l'Ambiente, Virginijus Sinkeviius, che questa mattina ha visitato la discarica di Malagrotta, chiusa nel 2013 per volontà dell'allora sindaco Ignazio Marino. Il governo ha stanziato 250 milioni che serviranno per il capping del sito, che ancora produce percolato e metano ed è quindi pericoloso per l'ambiente e per la salute. La bonifica inizierà nel 2024 e terminerà nel 2027.
Come detto, il commissario ha dato l'ok al termovalorizzatore, ma ha chiarito anche che occorrerà fare attenzione alle sue dimensioni: "È importante la valutazione dei bisogni e della capacità e quindi delle dimensioni del termovalorizzatore, che non possono essere tali da uccidere lo sforzo per raggiungere l'economia circolare", ha detto.
Gualtieri ha risposto, concordando, che "la valorizzazione energetica deve rimanere nei confini della quota indifferenziata in linea con la gerarchia europea dei rifiuti. La riduzione dei rifiuti è alla base della capacità di trattamento, anche se – ha ammesso il sindaco – in una città turistica come Roma, fare la raccolta differenziata presenta più problemi che nelle altre città".
Secondo il consigliere capitolino di Azione, Francesco Carpano, "le ultime posizioni dei fanatici del ‘No' richiamavano un presunto divieto europeo per questo tipo di impianti al 2030, nonche' la mancanza di finanziamenti europei per la loro realizzazione. Le dichiarazioni di oggi del commissario europeo per l'Ambiente sono invece molto chiare: l'impianto rientra nell'obiettivo di una corretta gestione del ciclo dei rifiuti, che prima di essere un obiettivo europeo dovrebbe essere il proposito da abbracciare per ogni amministratore che ha a cuore Roma".