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Gualtieri avanti sul termovalorizzatore di Roma: ecco il progetto Acea per l’impianto da un 1 miliardo

Pronto il progetto del nuovo termovalorizzatore di Santa Palomba a Roma. La speranza del sindaco Gualtieri è quella di inaugurare l’impianto entro il 2026.
A cura di Enrico Tata
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Pronto il progetto per il termovalorizzatore di Roma. Fonti Acea fanno sapere che la decisione "arriva al termine del confronto positivo sugli aspetti tecnici ed economici. Il raggruppamento di imprese coinvolte manderà oggi stesso a Roma Capitale il progetto rimodulato per le valutazioni finali". Si tratta di un'ottima notizia, secondo il Campidoglio: "Si chiude una fase importante del processo che ha consentito di migliorare diversi aspetti di un progetto già tecnicamente molto valido e ora si potrà andare avanti velocemente secondo l'iter previsto dalle partnership pubblico-private".

Il prossimo passo sarà la trasformazione del progetto in un capitolato tecnico da mettere a bando e, secondo le stime di Roma Capitale, per fare questo serviranno circa due o tre settimane. Successivamente serviranno altri tre mesi per la presentazione del progetto definitivo e la partecipazione al bando di gara. La speranza del sindaco Gualtieri è quella di inaugurare i cantieri nell'estate del 2024 e realizzare l'impianto entro il 2026.

Nei giorni scorsi il sindaco Gualtieri ha annunciato che "la cifra di investimento per il nuovo termovalorizzatore, un impianto top, è significativamente superiore ai 700 milioni che si leggono sulla stampa, al netto degli impianti complementari tra cui l'impianto per la cattura della Co2. Ma abbiamo anche, come doveroso, avviato un'interlocuzione con l'azienda per migliorare la proposta anche dal punto di vista economico, per avere una tariffa più bassa possibile. Finalmente siamo alla chiusura di questa fase negoziale, e usciremo a breve con una gara che avrà delle caratteristiche diverse da quelle che avevamo immaginato che ci consente di andare più veloce su alcune cose. E' un lavoro di consiliatura, non di improvvisazione".

Un investimento troppo alto per i comitati NoInc, che su questo hanno scritto una lettera all'Anac, Autorità anticorruzione: "Il ritardo nella pubblicazione del bando di gara imputato all'aumento dei costi di realizzazione superiori ai 700 milioni di euro inizialmente previsti, con conseguente aumento delle tariffe di conferimento, qualora fosse confermato, porta a comprendere due cose. La prima è che per i romani non sarà affatto un ‘affare' come il sindaco Roberto Gualtieri e l'assessora Sabrina Alfonsi sbandierano da quasi un anno e mezzo a questa parte; la seconda è che Roma Capitale e Acea parlano tranquillamente come se la gara non dovesse più tenersi".

Secondo il Comitato No Inceneritore a Santa Palomba  "è il momento di pretendere piena luce sul ‘termovalorizzatore' e sulle relative procedure tenuto conto che il progetto di fattibilità è, di fatto, secretato con un nostro accesso agli atti respinto per non compromettere il buon andamento dell'azione amministrativa e assicurare l'esigenza della segretezza della documentazione tecnica nelle more della pubblicazione del bando di gara".

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