Grave una ragazza di 16 anni, intossicata dalle esalazioni di una stufa a legna nei dintorni di Roma
Una ragazza di 16 anni di Mazzano Romano è ricoverata al policlinico Gemelli di Roma in gravi condizioni a causa di una intossicazione da monossido di carbonio.
La ragazzina avrebbe respirato le esalazioni di una stufa a legna, utilizzata per riscaldare la sua cameretta nel giorno della Befana, lunedì 6 gennaio. La giovane, stando a quanto si apprende, si è sentita male ed è stata soccorsa dagli operatori del 118. In ambulanza è stata trasportata al policlinico Gemelli di Roma, dove tuttora è ricoverata in prognosi riservata.
Secondo le ultime informazioni diffuse dai medici dell'ospedale romano, le condizioni della ragazza sarebbero in leggero miglioramento.
Cos'è il monossido di carbonio e perché è pericoloso
Il monossido di carbonio è un gas tossico, incolore, inodore e insapore. Si produce per combustione incompleta di materiale organico in presenza di poco ossigeno nell'ambiente. Proviene soprattutto da fumo di tabacco e da altre fonti di combustione che non hanno idoneo sistema di aspirazione, come radiatori portatilii a gas, caldaie, scaldabagni, caminetti, stufe a legna o a gas.
Questo gas può essere assorbito per inalazione e può accumularsi nel sangue, bloccando la capacità di trasporto dell'ossigeno. I principali sintomi sono i seguenti: mal di testa, nausea e vomito, debolezza, difficoltà di respiro, aumento della frequenza cardiaca, difficoltà di coordinare i movimenti, confusione mentale. Si tratta di un gas letale e, addirittura, le persone addormentate possono morire prima di avvertire sintomi.