Gli studenti protestano contro il ministro Valditara: “È un pericolo per la democrazia”
Gli appartenenti alla Rete degli Studenti Medi si sono ritrovato nel pomeriggio di oggi, sabato 25 febbraio, a Roma per protestare contro il Ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara. I manifestanti hanno contestato soprattutto le sue dichiarazioni sulla lettera scritta dalla preside di un liceo di Firenze dopo che, davanti a un'altra scuola, si è svolta un'aggressione ai danni degli alunni da parte di alcuni esponenti di estrema destra. Il presidio è subito stato sgomberato dalla Polizia.
La manifestazione contro Valditara
Dopo che era stato negato il presidio davanti al Ministero dell'Istruzione, gli studenti si sono ritrovati davanti al Colosseo per chiedere le dimissioni di Giuseppe Valditara dal ruolo di Ministro dell'Istruzione. "È un pericolo per la democrazia, favorisce la repressione del dissenso: non possiamo accettare come comunità studentesca che parole che rimandano agli anni più bui del nostro paese siano associate a al ministro dell'istruzione, questi atteggiamenti intimidatori non possono essere tollerati. Valditara deve dimettersi", dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi.
"L'atteggiamento del ministro Valditara, che dopo non aver mai condannato l'aggressione fascista a Firenze, minaccia di provvedimenti una preside per averlo fatto, è assolutamente grave. Un personaggio che utilizza paura, censura e repressione contro chi si dimostra antifascista è un insulto alla storia del nostro paese e non dovrebbe rappresentarlo in nessun modo", continua il rappresentante del movimento.
L'intervento della Polizia
Il presidio, benché fosse del tutto pacifico e non stesse creando nessun pericolo all'ordine pubblico, è stato subito sgomberato dalla Polizia. "La Rete degli Studenti Medi non si fermerà e continuerà a chiedere con forza le dimissioni del ministro e ci aspettiamo che anche gli altri esponenti del governo facciano lo stesso per distanziarsi da delle parole così gravi", fa sapere Notarnicola.
"Siamo stanchi – conclude – del silenzio del governo quando si tratta di condannare gesti fascisti e intimidatori, un silenzio che se continua ci costringe ad essere interpretato come complicità. Il governo Meloni deve condannare subito l'aggressione di Firenze e le parole di Valditara".