Giuseppe Conte non si candiderà alle suppletive di Roma 1 per un posto in Parlamento
Giuseppe Conte ha declinato l'invito a candidarsi alle suppletive di Roma. L'ex premier lo ha annunciato poco fa in conferenza stampa, spiegando che "dopo un nuovo supplemento di riflessione ho capito che in questa fase ho ancora molto da fare per il M5s e non mi è possibile dedicarmi ad altro". Conte, che si è mostrato fermo nella sua decisione, ha poi ringraziato "il Pd e Letta per la disponibilità e la lealtà nella proposta". E ha aggiunto: "Vi dimostrerò che il M5s sarà la forza politica più compatta in questa delicata fase per la vita democratica del Paese".
Il no di Calenda e Italia Viva alla candidatura di Conte
Il leader del M5S ha quindi declinato la proposta a candidarsi alle suppletive per il seggio alla Camera lasciato libero da Roberto Gualtieri, adesso sindaco di Roma. Una scelta, quella di Giuseppe Conte, che dice non essere stata influenzata dai no ricevuti da Italia Viva e da Carlo Calenda, leader di Azione. "Non ho visto le ultime dichiarazioni di Calenda e altri, ma se vogliono farsi pubblicità sulle mie spalle, trovino un altro appiglio, grazie", ha dichiarato l'ex premier. Carlo Calenda si era opposto alla candidatura di Giuseppe Conte alle suppletive. "I 5S hanno devastato Roma, paralizzandola per cinque anni e mortificandola in tutti i modi. Non esiste, ma proprio non esiste, cedergli un collegio dove hanno fatto uno scempio. Basta 5S", le sue parole affidate a Twitter.
Conte: "Mia presenza in Parlamento non necessaria"
A volere la candidatura di Giuseppe Conte alle suppletive di Roma era stato soprattutto Letta e il Partito democratico. Sin da subito però, l'ex premier è stato molto indeciso, propendendo più per il no che per il sì. Oggi, la conferma del rifiuto della candidatura. "Non credo che la mia presenza in Parlamento sia necessaria – ha continua Conte – ma questa posizione non mi impedirà di partecipare da protagonista all'elezione del Presidente della Repubblica, per la semplice ragione che rappresento, ne sono il leader, la forza politica di maggioranza. Quindi è chiaro che ci sarà un'interlocuzione sempre più intensa, anche se prima c'è la legge di Bilancio. Ma i primi contatti già ci sono con i leader della altre forze politiche e dovranno continuare".