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Giulia rischia la paralisi dopo un incidente: torna a camminare grazie ai chirurghi del San Camillo

La storia di Giulia è quella di una 18enne che non ha smesso di lottare e che grazie ai medici e agli infermieri del San Camillo Forlanini dopo un brutto incidente a seguito del quale rischiava la paralisi e la vita, è tornata a camminare.
A cura di Alessia Rabbai
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Giulia ha diciotto anni, la sua è la storia di una giovane che è finita in ospedale dopo un incidente stradale in auto a seguito del quale è rimasta gravemente ferita e ha rischiato di rimanere paralizzata. Ma grazie a medici e infermieri del San Camillo-Forlanini e alla vicinanza di mamma Daniela, che le è sempre rimasta accanto, è tornata a camminare. "La prima volta che mi sono rimessa in piedi ho pianto!" ha detto commossa. Una storia che ha avuto un inizio drammatico, ma che è terminata con il lieto fine. Giulia sta bene, è tornata a casa e ha davanti un futuro radioso. Potrà fare ginnastica e ricominciare anche a cantare, la sua grande passione. In questi giorni avrebbe dovuto affrontare gli esami di maturità, lo farà a settembre.

L'episodio nel quale è rimasta coinvolta Giulia risale allo scorso 5 aprile, quando poco dopo l'uscita da scuola l'auto a bordo della quale viaggiava insieme due suoi amici si è scontrata con un'altra vettura, che proveniva dal senso di marcia opposto. Era seduta nel sedile anteriore dell'auto con la cintura di sicurezza allacciata. Trasportata in ambulanza all'ospedale di Anzio, in gravi condizioni è stata trasferita d'urgenza al San Camillo-Forlanini. Dalla tac era emerso che era stata stritolata e rischiava appunto di rimanere paralizzata: aveva il fegato spaccato a metà, il pancreas schiacciato e una vertebra esplosa nell’impatto.

L’equipe multidisciplinare della Uosd Shock e Trauma, diretta dal dottor Emiliano Cingolani l'ha presa in carico e il dottor Manfroni, della Uoc Chirurgia Generale e d'Urgenza l'ha operata subito. Grazie ad una serie a serie di delicati interventi chirurgici, suddivisi in più giorni e fatti con la tecnica del ‘packing'. Il dottor Faggiani, direttore della Uoc Gastroenterologia, ha ricostruito le vie biliari del fegato con una protesi. Alla ragazza viene indotto il coma per venticinque giorni in terapia intensiva monitorata. Si è svegliata il primo maggio scorso e poche settimane fa il dottor Russo, della Uoc Neurochirurgia, è intervenuto sulla vertebra lombare, ricostruendola e fissandola con viti. Giulia dopo l'intervento ha provato a muovere le dita dei piedi e ci è riuscita: potrà tornare a camminare.

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