Giubileo, la Corte dei Conti bacchetta Gualtieri: “Accelerare sui cantieri essenziali”
La Corte dei Conti è preoccupata per i ritardi delle opere previste per il Giubileo. Le inaugurazioni della nuova piazza Pia, di piazza San Giovanni, del ‘boulevard' di via Ottaviano, di Fontana di Trevi non hanno rassicurato i giudici che, nella delibera n. 62/2024, firmata il 17 dicembre e depositata il 30 dicembre, hanno invitato il sindaco di Roma e commissario straordinario per il Giubileo, Roberto Gualtieri, ad accelerare la conclusione dei cantieri definiti "essenziali e indifferibili" nel cronoprogramma stabilito dai dpcm del governo.
Per Gualtieri "i ritardi non sono gravi, ma limitati”
Secondo il commissario Gualtieri i ritardi non sono "gravi", ma soltanto "limitati". Per il sindaco è centrale il concetto di "legacy dell'opera". In altre parole, l'eredità che viene donata alla città di Roma con le opere realizzate per il Giubileo, non necessariamente entro il suo inizio. Tale impostazione per Gualtieri, si legge nella delibera della Corte dei Conti, "è in linea con lo spirito della norma e in coerenza con quanto avvenuto in occasione di precedenti Giubilei, rispetto ai quali l’attuale gestione commissariale si sarebbe distinta per un utilizzo molto più limitato di detta tipologia di interventi di legacy".
La visione dell’amministrazione capitolina sulle opere: la legacy per Roma
In altre parole, secondo l'amministrazione capitolina, la destinazione degli interventi essenziali "anche a perdurante utilità per cittadinanza e pellegrini indurrebbe a considerarle opere da realizzarsi con il Giubileo, come un’eredità che l’evento giubilare, come sempre avvenuto, fin dal 1300 e in tutti i Giubilei della storia, lascia alla città di Roma”. Quindi, non escludendo che alcune opere vengano concluse entro il 2024, come del resto è avvenuto, "in generale gli interventi essenziali hanno un cronoprogramma realizzativo non strettamente collegato allo svolgimento dell’evento giubilare, potendosi diluire la loro realizzazione in tempi compatibili con la ripartizione dei finanziamenti sulle annualità interessate dalle norme di bilancio".
Le opere essenziali e indifferibili del Giubileo nel mirino dei giudici
I giudici della Corte dei Conti ricordano che l'ultimo Dpcm dell'11 giugno 2024 ha differito alcune scadenze di fine lavori per un grande numero dii interventi e questa procrastinazione "se, da un lato, è valsa a rimettere in termini l’iter realizzativo, prevedendo nuove scadenze più plausibilmente raggiungibili in ragione delle difficoltà incontrate, dall’altro, impone di conciliare tali nuove scadenze con la classificazione di interventi come “essenziali e indifferibili” e, dunque, “da ultimarsi in tempo utile per le celebrazioni giubilari".
Su questo il Collegio ha ritenuto ammissibile che alcuni interventi, anche essenziali e indifferibili, siano conclusi nel corso dell'intero anno giubilare. Ma suscita qualche perplessità, invece, "la previsione della conclusione dei lavori in via successiva all’inizio del Giubileo per quegli
interventi essenziali ed indifferibili che, non legati a specifiche celebrazioni giubilari o ad ambiti territoriali delimitati, rivestono una funzione trasversale in quanto rispondenti a generali esigenze di “Riqualificazione e valorizzazione” ovvero di “Accessibilità e mobilità”, di “Accoglienza e partecipazione” o di “Ambiente e territorio”, vale a dire immediatamente rispondenti all’obiettivo “di accogliere al meglio le decine di milioni di pellegrini che si recheranno a Roma” indicato nella Relazione illustrativa del DPCM del 11 giugno 2024 e, dunque, da realizzarsi, se non necessariamente entro il 2024, quanto meno il prima possibile nel corso 2025.
Le raccomandazioni della Corte dei Conti a Gualtieri
Per questi motivi, nelle conclusioni la Corte dei Conti raccomanda al commissario straordinario Gualtieri "ogni consentita accelerazione onde superare i residui ritardi, come rappresentati da ultimo dall’amministrazione, valutando anche il ricorso ai poteri acceleratori e derogatori previsti dalla normativa", per quei cantieri essenziali e indifferibili che dovevano essere ultimati entro dicembre 2024.
Inoltre raccomanda a Gualtieri, "per gli interventi essenziali ed indifferibili non incidenti su esigenze generali di accoglienza dei pellegrini per il Giubileo del 2025 ma correlati a specifiche “celebrazioni” giubilari e la cui conclusione è prevista entro il 2025, di dare evidenza di tale correlazione". Ancora, "per gli interventi essenziali ed indifferibili rispondenti a generali ed improrogabili esigenze correlate all’accoglienza dei pellegrini per il Giubileo del 2025, di attivarsi presso i soggetti attuatori per assicurarne la più rapida conclusione, avvalendosi di tutti i poteri di rimodulazione dei cronoprogrammi procedurali e finanziari, dei poteri derogatori – per gli interventi urgenti di particolare criticità – nonché dei poteri sostitutivi e di revoca dei finanziamenti, nei casi previsti dalla legge". Infine, "per gli interventi essenziali destinati a concludersi a partire dal 2026, di assicurare la previsione e la realizzazione di almeno uno stralcio funzionale nel 2025, da intendersi come parziale realizzazione e fruizione da parte della collettività di un’opera o di un servizio".