Giubileo 2025

Giubileo e Turismo, l’assessore Onorato: “Non possiamo impedire nuove case vacanze, colpa del Governo”

Intervista all’assessore allo Sport, al Turismo e ai Grandi Eventi di Roma, Capitale, Alessandro Onorato: la nuova ‘Mezza Maratona’ che è in programma domenica, il bando destinato ai ragazzi per ricevere i voucher sportivi, i numeri del turismo dell’anno del Giubileo, l’introduzione di un ingresso contingentato a Fontana di Trevi e la proliferazione degli affitti brevi.
A cura di Enrico Tata
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La nuova Mezza Maratona nel centro storico di Roma in programma domenica 20 ottobre, il bando per i voucher sportivi destinati ai ragazzi, i numeri del turismo nell'anno del Giubileo, l'introduzione di un ingresso contingentato a Fontana di Trevi e la questione degli affitti brevi. Di questi temi abbiamo discusso con l'assessore allo Sport, al Turismo e ai Grandi Eventi di Roma, Capitale, Alessandro Onorato, intervistato da Fanpage.it. In merito alla proliferazione di case vacanze e bed&breakfast, Onorato ha spiegato che il Comune non può impedire nuove aperture nel centro storico di Roma: "La colpa è del Governo, che non interviene per fini elettorali. È incredibile e inaccettabile che un Comune eletto democraticamente non abbia la possibilità di poter dire che in una zona di Roma non si possono aprire nuove case vacanze".

Partiamo dall'attualità. Il 20 ottobre, domenica si correrà la nuova mezza maratona, nel cuore del centro di Roma. Qual è la novità di questa manifestazione?

Con grande orgoglio possiamo dire che la prima edizione della Mezza Maratona di Roma ha 17.000 iscritti. Era una scommessa che abbiamo vinto perché piuttosto che avere tante piccole gare, abbiamo pensato di fare un bando per un'unica mezza maratona di Roma, così come fanno le grandi metropoli. Quando dico 17mila, parlo della gara competitiva, perché poi ci saranno altre migliaia di persone che faranno la cosiddetta stracittadina di cinque chilometri.

Di questi 17mila corridori, il 66%, oltre 11.000 iscritti, vengono da tutto il mondo, dall'Australia all'America. Il Paese con più iscritti è la Francia, con oltre 1500 iscritti. Questo dà l'idea di come le corse su strada pensate bene e organizzate bene siano un volano per l'economia turistica della nostra città. Perché vuol dire alberghi, servizi che lavorano, ma soprattutto comunicare un'immagine di Roma moderna nel mondo. E poi il percorso, che sarà all'interno di un vero e proprio museo a cielo aperto.

Restiamo allo sport. Il Comune di Roma ha messo a disposizione molti voucher sportivi per i ragazzi e fra poco uscirà il bando. In cosa consiste?

La situazione dello sport in Italia è pazzesca, noi riusciamo a vincere le Olimpiadi, diciamo a fare dei grandi traguardi sia l'Olimpiade che le Paralimpiadi. Ma dal punto di vista dell'impiantistica sportiva e della diffusione dello sport c'è un disastro. Le istituzioni sono un disastro. Il primo motivo per cui non si fa sport è di natura economica, perché non si riesce a pagare l'iscrizione ai centri. Che cos'è il voucher sport? 500 euro messi a disposizione per le famiglie per permettere di fare sport gratuitamente. I numeri sono impressionanti: lo scorso anno 4138 persone hanno preso questo voucher e di questi 4100 a 38 persone, oltre 900 sono persone con disabilità. Vuol dire permettere a tutti di fare sport. Tra qualche giorno, il 21 ottobre, uscirà il bando e quindi invitiamo le persone a partecipare. Chi già si è iscritto in un centro sportivo, potrà chiedere il rimborso.

Passiamo al turismo. Pochi giorni fa con il sindaco avete presentato i lavori di manutenzione straordinaria di Fontana di Trevi con le novità su biglietto e ingresso contingentato. Perché serve introdurre un limite?

Facciamo ordine: piazza di Trevi rimarrà come è sempre stata, cioè libera. Chi vuole passa per andare a lavoro per andare a casa. I turisti possono circolare, non cambia nulla. La Fontana, invece, ha gradoni che portano a una sorta di catino, balconate. Che succede? Che oggi ci sono sempre centinaia di persone accalcate. Noi vogliamo introdurre un meccanismo per cui da un lato si entra e da un lato si esce, con un numero massimo di persone nel catino. Partiremo con una sperimentazione per gestire il flusso. Ci sarà una fila ordinata, con delle fascette, con hostess e steward. E questa prima fase sarà totalmente gratuita. Se andrà bene, capiremo se è il caso di introdurre un ticket a pagamento simbolico di 2 euro, con il quale pagheremo il personale che andremo ad assumere.

Abbiamo parlato dell'affollamento a Fontana di Trevi. Roma ha un problema di overtourism? Dobbiamo attirare ancora più turisti, quindi, o cominciare a ridurre i flussi?

Roma ha segnato il suo record per gli arrivi turistici, perché abbiamo messo in campo una strategia mirata, cioè portare turisti a Roma non soltanto per lo straordinario patrimonio archeologico o monumentale, ma anche grazie a tantissimi grandi eventi: concerti, arte, musica. Nel 2023 abbiamo avuto quasi 50 milioni di presenze turistiche, un record. E nel 2024 siamo al 7 per cento in più rispetto all'anno scorso. E poi c'è un altro dato incredibile: la permanenza media del turista a Roma non ha mai superato i 2,3 giorni. E invece lo scorso anno la permanenza è stata di 4,1 giorni e nel 2024, attualmente è di 3,9 giorni. Perché? Perché se si uniscono tante iniziative in città, chi viene per i monumenti resta un giorno in più per gli eventi e chi viene per gli eventi resta un giorno in più per i monumenti, semplificando.

Ha parlato di 50 milioni nel 2023, nel 2024 saranno presumibilmente di più. Quanti visitatori vi aspettate nell'anno del Giubileo?

Prendiamo il caso del Giubileo del 2000. Il boom di turisti c'è stato l'anno successivo, perché è verosimile immaginare che tanti turisti che normalmente verrebbero a Roma magari non scelgano il 2025 perché paura del troppo caos, dei prezzi che salgono e degli alberghi pieni. Quindi io sinceramente non sono tra i catastrofisti. E comunque la cosa più importante è che Roma, man mano che i cantieri che ormai sono disseminati ovunque apriranno, sarà una città molto più funzionale, molto più bella e molto più vivibile.

Sugli affitti brevi il Governo ha introdotto alcune norme, come il numero identificativo nazionale, le nuove norme antincendio, ma non sono state introdotte limitazioni a nuove aperture. A Roma stanno proliferando. Che ne pensa?

Vorrei essere molto netto: credo nella libera impresa, credo nella concorrenza e credo che chiunque può mettere in campo la propria idea di business. Credo allo stesso tempo che i cosiddetti affitti brevi, bed and breakfast, case vacanza, alloggi turistici sono in una deregulation totale emstanno distruggendo i centri storici di tutte le città italiane. Non solo di Roma, ma anche di Firenze, di Napoli, di Venezia e anche di Milano.

Allora qual è il punto?

È incredibile e inaccettabile che un Comune eletto democraticamente non abbia la possibilità di poter dire che in una zona di Roma non si possono aprire nuove case vacanze. E perché non si possono aprire? Non si possono aprire perché se spariscono i residenti, sparisce un certo tipo di commercio e un certo tipo di artigianato. Se perdiamo l'identità del centro storico, perdiamo il motivo principale per cui un turista viene a Roma, a Firenze o a Venezia. E cioè il nostro life style, il nostro modo di vivere e di essere. E quindi noi rischiamo di essere globalizzati, massificati e banalizzati. E questo è un problema enorme che il Governo Meloni non ci permette di modificare per puri motivi elettorali.

Tanto per dare qualche numero: le case vacanze al nostro arrivo, tre anni fa, erano 16.800. adesso sono 31mila quelle autorizzate. E abbiamo disintegrato gran parte del fenomeno dell'abusivismo.

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