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Madonna di Trevignano, news su Gisella Cardia

Gisella Cardia si affida a Piazzolla, l’ex assistente di Lollobrigida condannato per circonvenzione di incapace

Gisella Cardia, la veggente della Madonna di Trevignano, si sarebbe alleata con Andrea Piazzolla, l’ex assistente di Gina Lollobrigida condannato a tre anni per circonvenzione di incapace. Piazzolla le avrebbe consegnato un audio che dimostrerebbe come le denunce presentate contro Cardia siano false.
A cura di Ilaria Quattrone
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Gisella Cardia, ormai nota con il soprannome di "Veggente della Madonna di Trevignano", si sarebbe "affidata" ad Andrea Piazzolla, l'ex assistente personale dell'attrice Gina Lollobrigida che è stato condannato per circonvenzione di incapace. L'uomo si sarebbe avvicinato a Maria Giuseppa Scarpulla (vero nome di Gisella Cardia), la quale è stata scomunicata dalla diocesi di Civita Castellana.

A darne notizia è il quotidiano La Repubblica. La donna è al centro di una vicenda giudiziaria: oltre alla scomunica, è infatti indagata per truffa. Un suo ex adepto, che le aveva donato 123mila euro, l'ha infatti denunciata.

Piazzolla, invece, è stato condannato lo scorso 23 novembre in primo grado per circonvenzione di incapace. Per i giudici avrebbe infatti sfruttato la fragilità mentale di Gina Lollobrigida per farsi consegnare beni di valore che poi avrebbe rivenduto per circa 10 milioni di euro.

Piazzolla e Cardia sostengono che le denunce presentate contro la veggente sarebbero "false". A confermarlo ci sarebbe un audio recuperato proprio dall'ex assistente di Lollobrigida in cui si sentirebbe parlare l'investigatore privato Andrea Cacciotti, che ha fatto esplodere il caso della veggente. Proprio lui ha convinto uno degli ex fedeli di Gisella a denunciarla.

"Noi pensiamo che siano stati commessi alcuni reati, tra cui lo stalking e il falso, visto che in queste denunce venivano raccontate cose non vere", ha affermato l'avvocata di Cardia, Solange Marchignoli.

Alcuni fedeli hanno poi diffuso il video con l'audio consegnato da Piazzolla affermando che alla base ci sarebbe un patto tra "giornalisti, investigatori privati e parte delle istituzioni pubbliche corrotte" per "screditare Gisella Cardia, distruggerla e infangarla".

"Quel messaggio vocale è stato tagliato e rimontato stravolgendo il senso delle mie parole", ha detto l'investigatore al quotidiano La Repubblica. Cacciotti ha presentato denuncia sia contro Piazzolla che contro Cardia.

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