Giovane di 24 anni suicida a Regina Coeli: si è ucciso inalando il gas della bombola per cucinare
Un ragazzo di 24 anni si è suicidato due giorni fa nel carcere di Regina Coeli a Roma. Secondo le prime informazioni, si tratterebbe di un giovane che era stato arrestato per rapina e che da qualche tempo si trovava nel penitenziario romano. Per il 24enne non c'è stato nulla da fare: quando i soccorritori sono arrivati, era già deceduto. Per uccidersi, verso le 21.30 di sera, ha usato la bomboletta in dotazione ai detenuti per cucinare: ha inalato il gas e si è lasciato morire. Non sono al momento noti i motivi per i quali il giovane abbia deciso di togliersi la vita, né è chiaro se soffrisse già di una situazione di disagio. Sembra che il giovane, straniero, qui in Italia non avesse amici e parenti, e che da quando era in carcere non aveva mai fatto colloqui con nessuno. Dall'inizio dell'anno, sono dodici le persone che si sono tolte la vita in carcere.
Anastasia: "Carcere insopportabile soprattutto in pandemia"
Sul caso è intervenuto Stefano Anastasia, Garante dei detenuti del Lazio. "Ancora un suicidio a Regina Coeli – ha dichiarato Anastasia – Ancora una volta un ragazzo straniero che, pare, non facesse colloqui con nessuno. Ancora una volta con la bomboletta per la cottura dei cibi. Il Garante nazionale ha già richiamato l'attenzione su questa incredibile escalation di suicidi in carcere dall'inizio dell'anno (dodici con questo di oggi). Ogni caso è storia a sé, ma qualcosa li tiene insieme tutti: l'insopportabilità del carcere, in generale, e in particolare durante la pandemia. Speriamo che arrivi finalmente il tempo della riforma del carcere e, soprattutto, della sua riduzione all'extrema ratio della sanzione penale".