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Giornalista esce dalla redazione e viene picchiato: “L’aggressore è un ex esponente di Casapound”

Lo ha attirato all’esterno della redazione e lo ha picchiato. È successo ad Edoardo Sirignano, giornalista de L’Identità che ha subito dichiarato: “L’aggressore è legato a Casapound”.
A cura di Beatrice Tominic
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Il giornalista aggredito dall'ex esponente di Casapound, foto da Twitter.
Il giornalista aggredito dall'ex esponente di Casapound, foto da Twitter.

È stato aggredito e picchiato mentre stava uscendo dalla redazione de "L'identità", testata con cui collabora da luglio scorso: è accaduto ad Edoardo Sirignano, giornalista di origine irpina che lavora attualmente a Roma. L'agguato, avvenuto nel pomeriggio di oggi, lunedì 12 dicembre in via Teulada, nel quartiere della Vittoria, è stato immediatamente denunciato.

Come ha immediatamente dichiarato Sirignano, l'aggressione subita sarebbe stata da parte di "un uomo collegato a Casapound". Come si legge nel giornale per cui lavora Sirignano, si tratterebbe di un ex esponente. A seguito dell'agguato, il giornalista è andato in ospedale dove è stato ricoverato e, una volta ottenuto il referto, ha presentato una denuncia contro l'aggressore.

La denuncia dell'Ordine dei Giornalisti

A rendere nota la vicenda è stato l'Ordine dei Giornalisti della regione Campania dove Sirignano è iscritto. Proprio dall'Ordine è stata subito avanzata la richiesta di assegnare al collega una "immediata protezione", a seguito di quello che è stato definito "un grave episodio". È necessario "intervenire rapidamente", hanno poi aggiunto dall'Ordine prima di sottolineare : "Siamo al fianco di Edoardo". L'aggressore, come scrivono, avrebbe "attirato Sirignano all'esterno della redazione per fatti legati a precedenti articoli colpendolo a freddo al volto".

La nota del giornale

Al fianco di Sirignano si è schierata anche la testata per cui lavora. "Il gesto violento e intimidatorio subito dal collega Edoardo Sirignano da parte di un ex esponente di CasaPound, che già tempo fa aveva avvertito il giornale che i mondi della criminalità della destra estrema che fa riferimento a Massimo Carminati non gradivano il nostro lavoro di giornalisti liberi, è la prova che la professione e il dovere di cronaca vanno difesi ogni giorno – ha dichiarato il direttore de L’Identità Tommaso Cerno – Da domani saremo ancora più in prima linea nel denunciare malaffare, violenza, metodi mafiosi nella capitale e nel Paese".

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