Giorgia Meloni annuncia la “guerra alle occupazioni”: si inizia da Roma
"Dal 16 gennaio scorso, grazie alla sicurezza nelle stazioni, abbiamo avuto 144 arresti, 155 stranieri esplusi, sequestrato quantità enormi di droga e armi, continua il lavoro. Ora questo governo va alla guerra contro le occupazioni abusive, cominciamo con gli sgomberi". Lo ha dichiarato la premier Giorgia Meloni in una diretta social in cui ha parlato anche di superbonus, edilizia e Pnrr.
Riferendosi agli alloggi Ater sgomberati la settimana scorsa a San Basilio dalla Polizia Locale, Meloni ha dichiarato che "si è cominciato a fare quello che andava fatto prima, cioè procedere con gli sgomberi delle case occupate abusivamente. A Roma sono stati sgomberati 10 alloggi dell'Ater, case popolari che erano in parte occupate da famiglie criminali. E sono stati sgomberati tre alloggi privati, più uno dell'Inps".
La presidente del Consiglio ha aggiunto – di concerto con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi – che i primi sgomberi saranno effettuati già nelle prossime settimane, subendo quindi un'accelerata. E lo ha ribadito lo stesso ministro durante i Comitati per l’ordine e la sicurezza in diverse città d'Italia. Tra cui, ovviamente, Roma.
"Gli edifici dell’edilizia popolare devono andare a chi ha bisogno, non alle famiglie dei criminali – ha dichiarato Piantedosi – Devono andare alle famiglie che non possono avere una casa e che spesso si ritrovano sotto un ponte, perché le case popolari sono occupate dalle famiglie criminali".
A Roma sono circa ventisette gli stabili che la prefettura ha inserito nella lista degli sgomberi da effettuare nel 2023. Non si tratta solo di case Ater usate come base di spaccio da gruppi legati alla criminalità organizzata, ma anche di edifici abbandonati in cui vivono persone e famiglie in emergenza abitativa. Tra queste, l'occupazione a Don Bosco, a viale del Policlinico e il Metropoliz a via Prenestina. Finora si è proceduto individuando prima situazioni alloggiative alternative, e poi con lo sgombero, concordato con gli occupanti, gestito tra ministero, prefettura e Campidoglio. Un modello che, salvo imprevisti data l'accelerata e la ‘guerra' annunciata da Meloni, dovrebbe essere replicato anche in questi casi.