Giorgia Meloni alla prima dello spettacolo di Checco Zalone. “Ha preferito me al karaoke con Macron”
Giorgia Meloni ieri sera era al Teatro Brancaccio di Roma per la prima del nuovo spettacolo di Checco Zalone. Con il compagno Andrea Giambruno e il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, tra strette di mano e selfie, ha assistito alle due ore di show del comico intitolato "Amore+Iva", che è l'ennesimo successo annunciato.
"Non mi fate fare figuracce che ha preferito venire qui da me al karaoke con Macron", così Checco Zalone ha salutato la premier in sala. Meloni non era però di certo l'unica vip in Sala: gli atleti Bebe Vio e Gianmarco Tamberi hanno partecipato con il numero uno del Coni Giovanni Malagò per esempio. Curiosità: in platea sedeva anche il sindaco di Capurso, Francesco Crudele, primo cittadino della cittadina di origine di Zalone in provincia di Bari. Per la premier nessuna dichiarazione ufficiale, terminato lo spettacolo ha guadagnato l'uscita di via Merulana salutando chi la riconosceva.
L'aneddoto di quando Zalone ha invitato Meloni a pranzo
Solo qualche giorno fa, in un'intervista rilasciata al Corriere delle Sera, Zalone ha raccontato con l'ironia che gli è propria l'aneddoto di come ha incontrato Meloni per la prima volta: "Un’estate ero in vacanza in Puglia con gli amici delle mie figlie, tutti fascistoni. Quindi tutti fan suoi. Anche lei era in vacanza lì vicino. E mi mandò un Whatsapp chiedendo di incontrarmi. Si solito non incontro i politici però non volevo deludere i miei amici. Pensai a un caffè in gran segreto, ma loro si ribellarono: ‘La devi invitare a pranzo a Giorgia'. Così le ho mandato questo messaggio Whatsapp: ‘Abbiamo affittato un villino anni '80 (condonato). Ci sono panzerotti, riso patate e cozze, parmigiana, latticini. Hai allergie o intolleranze oltre quelle che conosciamo?'". Tra il serio e l'ironico, Zalone insomma ha raccontato del suo scambio di messaggi con l'attuale premier. Non sappiamo se poi il pranzo si sia tenuto, ma conosciamo l'allergie alle nocciole di Meloni.