Giorgia e Beatrice morte al Foro Italico: con la presenza di un guardrail potevano salvarsi
Se soltanto fosse stato presente un guardrail sulla via Olimpica, all'altezza di via della Moschea, Beatrice Funariu e Giorgia Asia Anzuini, le due amiche di 20 e 22 anni, si sarebbero potute salvare. È questa la convinzione raggiunta dagli inquirenti che continuano ad indagare sull'incidente che ha tolto la vita alle due ragazze nella nottata dello scorso 11 luglio 2022. La barriera, con alta probabilità, avrebbe rallentato la corsa dell'automobile, che alle 3.30 della notte ha invaso la carreggiata opposta, schiantandosi su un altro veicolo, un'Alfa Stelvio a bordo della quale viaggiava il regista Carmine Elia.
Il ruolo del guardrail
Secondo gli inquirenti, la presenza del guardrail poteva essere fondamentale per la sopravvivenza delle due ragazze. Come scrive il Corriere della Sera in un articolo pubblicato oggi, una barriera di questo tipo, grazie alla conformazione e al tipo di materiali utilizzati, è in grado di attutire l'impatto di oggetti con volume corporeo ampio e dal peso di diversi quintali, lanciati a grande velocità, proprio come un'automobile.
Nelle versioni più moderne, inoltre, il guardrail riesce anche a deformarsi quando avverte l'impatto dell'automobile, scaricando sulla lamiera l'energia cinetica provocata dallo schianto: ancora di più, in questo caso, la barriera sarebbe riuscita a proteggere la Citroen su cui viaggiavano le ragazze, probabilmente salvando loro la vita.
Le indagini
Nel frattempo, però, gli inquirenti restano in attesa dell'esito della consulenza richiesta all'ingegner Mario Scipioni che, su disposizione del pubblico ministero Fabrizio Tucci, sta cercando di ricostruire la dinamica dell'incidente: le prime risposte arriveranno soltanto nel mese di ottobre.
Per il momento Carmine Elia, regista di Mare Fuori e di alcuni episodi di Don Matteo, che a seguito dell'incidente ha riportato gravi ferite, è indagato con l'accusa di omicidio stradale, essendo l'unico sopravvissuto all'incidente. Intanto resta una domanda cruciale che troverà risposta solo dopo con l'esito della consulenza: chi avrebbe dovuto installare la barriera protettiva e perché la strada ne era priva? Probabilmente quello di installare il guardrail era compito del Simu, Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana, gestore della sicurezza della strada: secondo il Codice della Strada, la barriera si sarebbe dovuta trovare in quel punto già da anni.