Gioia e commozione dopo la sentenza, i genitori di Marco Vannini: “La giustizia esiste”
È scoppiata a piangere alla lettura della sentenza mamma Marina: "La giustizia esiste. Finalmente dopo cinque anni siamo riusciti a dimostrare l'omicidio. Marco è morto in quella casa e la famiglia non l'ha soccorso, altrimenti non saremmo qui. La mia non è sete di vendetta ma di giustizia", ha detto la signora dopo aver abbracciato gli avvocati e il procuratore generale Vincenzo Saveriano. "Mio figlio ha riconquistato il rispetto che gli era stato negato", il commento alla sentenza pronunciata dai giudici. Per l'omicidio di Marco Vannini, Antonio Ciontoli è stato condannato 14 anni per omicidio volontario e i familiari a 9 anni per concorso in omicidio. La prima cosa che farà è andare da suo figlio al cimitero "per dargli un bacio e dirgli che finalmente la giustizia ha fatto il suo corso. Lui oggi e non solo oggi è il figlio di tutti. Oggi ha conquistato il rispetto che gli è stato negato, quando ha chiesto aiuto e nessuno lo ha ascoltato. Aveva tanta voglia di vivere". Intorno alla signora Marina in tanti, arrivati a Roma per assistere alla lettura della sentenza, hanno faticato a trattenere lacrime e commozione. "Quella di oggi è una grande emozione. Voglio stare solo vicino a Marina. Dico grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato. Marco ci ha dato la spinta? Forse. Marco era meraviglioso", ha dichiarato ai reporter il signor Valerio Vannini, papà di Marco.
La sentenza: 14 anni per omicidio volontario ad Antonio Ciontoli
Antonio Ciontoli è stato condannato a 14 anni di reclusione per omicidio volontario. I suoi familiari, la moglie Maria, i figli Federico e Martina, sono stati condannati a 9 anni per concorso anomalo in omicidio volontario. Nel corso della mattinata Ciontoli aveva tentato l'ultima disperata mossa per cercare di salvare almeno i suoi familiari: "Chiedo perdono per quello che ho commesso e anche per quello che non ho commesso. So di non essere la vittima ma il solo responsabile di questa tragedia", le parole rivolte alla corte. Il procuratore Saveriano aveva chiesto una condanna a 14 anni per Antonio Ciontoli, ma anche per tutti i suoi familiari.