“Gina Lollobrigida come una madre”: Piazzolla si difende dall’accusa di aver prosciugato l’eredità
Mentre figlio, nipote e ex marito di Gina Lollobrigida lo accusano di aver fatto scomparire il patrimonio milionario dell'attrice, intervistato ai microfoni di Pomeriggio Cinque Andrea Piazzolla controbatte e rilancia: "Sono l'unico che va a trovarla al cimitero, chi mi accusa non si è mai visto". L'intervista arriva proprio a ridosso delle ultime indiscrezioni sulla querelle intorno all'eredità della diva e sulla richiesta da parte della Procura di Roma di una condanna per Piazzolla a sette anni e mezzo di carcere per il reato di circonvenzione di incapace.
Gina Lollobrigida ha voluto farmi dei regali
I legali dei familiari della Lollobrigida, tra cui il figlio Andrea Skofic e l'ex marito Javier Rigau, puntano il dito contro Piazzolla accusandolo della scomparsa di un cospicuo patrimonio dell'ammontare di circa 10 milioni di euro, composto da auto di lusso, gioielli, appartamenti, oggetti personali e denaro contante: "A noi risulta che le Ferrari venivano rivendute con grandissime perdite e i denari finivano sul conto dei familiari di Piazzolla", ha detto Alessandro Gentiloni Silveri, legale di Rigau, ai microfoni della trasmissione di Canale Cinque. Per l'avvocato si rende necessaria "una riflessione sulle scelte di questa donna, evidentemente inficiate dalle azioni di Piazzolla".
Per tutta risposta, l'ex factotum rispedisce al mittente ogni accusa: "Le auto sono state usate per i bisogni personali della signora Lollobrigida. Se poi io ho voluto vendere la macchina che mi era stata regalata e dare i soldi alla mia famiglia, sinceramente non ci vedo niente di male”. Piazzolla ribadisce in tv quanto ha sempre sostenuto, e cioè che tutto ciò che ha ricevuto, dalle auto alle somme di denaro, sono sempre stati il frutto della generosità della donna: "Non ho mai percepito uno stipendio dalla signora, è lei che ha voluto farmi dei regali".
Piazzolla si difende da chi lo accusa di aver isolato l'attrice
Le accuse a carico di Piazzolla e la richiesta di condanna da parte della pm Eleonora Fini si basano sullo sfruttamento delle condizioni psicologiche della Lollobrigida parte dell'uomo, che le avrebbe dunque utilizzate a proprio favore spingendola a considerarlo insostituibile. Tra i tanti nodi ancora da sciogliere in questa vicenda così intricata, il tema del rapporto tra Lollobrigida e i suoi familiari, con la denuncia da parte loro di un isolamento a cui Piazzolla avrebbe costretto la donna.
"Credo che si sia dimostrato ampiamente che la signora non è mai stata isolata. Rispondeva al telefono quando voleva lei, chiamava chi voleva lei, incontrava chi voleva lei. Hanno detto che la signora era isolata e che c'erano i lucchetti a casa. Quale razza di figlio o nipote lascia una persona anziana segregata dentro casa e isolata? A un mese dalla scomparsa della signora Lollobrigida, il figlio ha preso una scaletta perché non si apriva il cancello e ha tentato di scavalcare. Ora mi domando: quando c'è da fare l'inventario prendi la scaletta, quando ci sarebbe da salvare tua mamma perché isolata non lo fai?"
Ho dato a Gina la nipote che non ha mai avuto
Gli occhi dell'uomo iniziano a sbrilluccicare davanti le telecamere: "Con Gina era come se fossi suo figlio e lei mia mamma, era una leggenda vivente e mi ha insegnato tantissime cose". Un rapporto fortissimo quello che traspare dalle parole di Piazzolla e che sembrerebbe proseguire ancora oggi: "Continuo ad occuparmi di lei, purtroppo, per quello che è rimasto da fare – e mi riferisco al cimitero – però sono l’unico che se ne occupa. Figlio e nipote fanno i giretti in giro per l’Italia a raccogliere premi e portandosi Rigau dietro però non si sono mai visti al cimitero".
A testimonianza di questo affetto per la grande attrice scomparsa il 16 gennaio 2023, Piazzolla ha scelto di dare a sua figlia proprio il nome Gina: "Ho vissuto insieme alla signora Lollobrigida con la consapevolezza che ogni giorno potesse essere l’ultimo e avevo il desiderio di farla sentire nonna, una cosa che lei non aveva mai fatto con suo nipote Dimitri", racconta l'ex factotum della Bersagliera non senza un filo di emozione. "Gina in quel periodo della vita è stata davvero felicissima. Lei aveva la sua nipotina, ripeteva sempre: ‘Io a Dimitri gli avrei voluto dare l'anima ma i genitori non me l'hanno permesso’".