Gianni Alemanno per ora resta in carcere, con i giudici si difende: “L’ho fatto per amore della politica”
Gianni Alemanno resta in carcere. Almeno per ora. Non si sono espressi i giudici del Tribunale del Riesame di Roma, nell'udienza di questa mattina, venerdì 24 gennaio 2025. L'ex sindaco di Roma, oggi segretario nazionale del movimento Indipendenza!, è stato arrestato lo scorso 31 dicembre con l'accusa di non svolgere i lavori socialmente utili decisi dal Tribunale come pena alternativa.
La notizia dell'arresto era arrivata nel giorno di Capodanno. Secondo le accuse, per non svolgere i lavori socialmente utili che erano stati disposti per lui, l'ex sindaco avrebbe presentato delle false scuse per non lavorare nella casa per madri maltrattate, nella struttura Solidarietà e speranza gestita da Suor Paola D’Auria dove avrebbe dovuto insegnare l’italiano a bimbi e madri straniere.
Arresto Gianni Alemanno, la richiesta del Procuratore in udienza
Nel corso dell'udienza il procuratore generale ha chiesto la revoca poiché la prima trasgressione risalirebbe al mese di novembre. In tal caso Alemanno dovrebbe scontare 18 mesi anziché 22 per l'accusa di traffico accusa di traffico d'influenze nell'ambito dell'inchiesta Mondo di Mezzo. Nel caso di buona condotta, però, potrebbe cavarsela con 12 mesi di reclusione.
"Ho sbagliato, ma l'ho fatto perché amo la politica", ha dichiarato l'ex sindaco. Sembra diverso, invece, il giudizio del magistrato di sorveglianza che ha giudicato il comportamento dell'ex sindaco "di spregio delle prescrizioni e dei doveri impostigli" . Quello di Gianni Alemanno resta una vicenda ancora senza fine, con un esito tutto da decidere in tribunale. In attesa che il Riesame prenda una posizione sul suo caso, però, si trova al centro di una nuova inchiesta per riciclaggio.