Gianni Alemanno è coinvolto in un’inchiesta per riciclaggio
L'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, si trova nel carcere romano di Rebibbia dall'ultimo dell'anno, per non aver ottemperato in maniera corretta ai lavori socialmente utili e alle prescrizioni della condanna definitiva per traffico d'influenze ricevuta in uno dei filoni dell'inchiesta "Mondo di Mezzo", è anche oggetto di una nuova indagine penale. Segretario del movimento di destra Indipendenza, già ministro e leader della destra sociale, Alemanno negli ultimi anni era tornato alla piena attività politica dopo lo tsunami giudiziario che aveva travolto la sua carriera.
L'inchiesta che, da quanto ricostruito oggi sulle pagine del quotidiano la Repubblica, lo vede ancora come protagonista, partirebbe da un incontro avvenuto all'Hotel Excelsior di via Veneto il 14 dicembre 2022. Vi partecipano Pierluigi Fioretti (accusato di traffico d'influenze), Gabriele Visco (che successivamente ha patteggiato 2 anni per corruzione), Samuele Piccolo (ex consigliere comunale dei tempi di Alemanno, sotto processo per un appalto sospetto di 11 milioni di camici nei mesi della pandemia).
Indagando su Samuele Piccolo e il fratello Massimiliano, la guardia di finanza arriva a mettere sotto la lente d'ingrandimento il sistema di corruzione che vede al centro Visco. E la nuova indagine su Alemanno riguarda proprio fatture per 44.200 e iva per 9.724 euro emesse a favore della Rdc Srl dei fratelli Piccolo (società a oggi sotto sequestro), a cui però corrisponderebbero "prestazioni oggettivamente e soggettivamente inesistenti". Per questo Alemanno è oggi nuovamente indagato questa volta con l'accusa di riciclaggio.
Il network di relazioni di Alemanno vedrebbe anche la frequentazione di Paolo Colosimo, ex avvocato e zio di Chiara Colosimo, parlamentare di FdI e presidente della Commissione antimafia, condannato in quanto considerato elemento di cerniera tra la ‘ndrangheta e alcuni esponenti politici. Per incontrarlo avrebbe anche finto impegni lavorativi per evitare i lavori socialmente utili, circostanza questa che rappresenta un doppio divieto non potendo frequentare pregiudicati.
I sotterfugi per evitare i lavori socialmente utili
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Alemanno avrebbe mobilitato amici imprenditori e anche molti dirigenti del suo Movimento per eludere i servizi sociali, chiedendo in diverse occasioni le "pezze d'appoggio" da fornire al magistrato di sorveglianza per giustificare la sua mancata presenza nella casa famiglia So. Spe.- Solidarietà e Speranza, gestita dalla nota suor Paola D’Auria.
I legali di Alemanno chiederanno la scarcerazione
Intanto i legali della difesa hanno reso noto che forse già oggi chiederanno l'immediato ripristino delle pene alternative al carcere in attesa dell'udienza, visto che mancherebbe il pericolo di fuga essendosi presentato l'ex sindaco spontaneamente ai carabinieri. Alemanno potrebbe dunque andare agli arresti domiciliari in attesa del pronunciamento dei giudici.