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Gianmarco Pozzi morto a Ponza, il padre: “Trovata io la carriola, sarà la svolta delle indagini”

Gianmarco Pozzi è stato trovato morto a Ponza nell’estate del 2020. Il padre ha trovato una vecchia carriola che potrebbe essere la ‘prova regina’ dell’omicidio del ragazzo.
A cura di Simona Berterame
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Paolo Pozzi con il figlio Gianmarco
Paolo Pozzi con il figlio Gianmarco

Da quando è morto il figlio, Paolo Pozzi trascorre ogni 29 giugno, Festa di San Pietro e Paolo, a Ponza.  "Mi trovavo a pochi metri da luogo del ritrovamento quando ho notato tra le sterpaglie un manico con un'impugnatura di ferro". Paolo subito torna nel campo e spostando i rovi e l'erba alta vede spuntare una carriola. "Non ci potevo credere, ho chiamato subito il mio avvocato Fabrizio Gallo ed abbiamo allertato le forze dell'ordine per far repertare la carriola". Il ritrovamento potrebbe essere la prova regina dell'omicidio di Gianmarco Pozzi, poiché pochi mesi fa è spuntata la testimonianza di una donna che avrebbe visto il giovane trasportato all'interno di una carriola la mattina del 9 agosto 2020.

Il nuovo elemento ora è all’esame della procura di Cassino, titolare dell’inchiesta per l’omicidio: giovedì verrà sentito come testimone Paolo Pozzi e le Fiamme gialle (chiamate dal padre di Gianmarco per effettuare i rilievi) ascolteranno il proprietario del terreno in cui è stata trovata la carriola. Paolo si lascia andare in un lungo sfogo su come sono state condotte le indagini sulla morte del figlio: "Nel mio cuore sento che la carriola è proprio quella vista dalla testimone, ma se fosse così possibile che nessuno l'aveva vista prima? Le indagini sono state fatte male, lo dico ormai da tre anni. Senza le nostre proteste avrebbero chiuso tutto parlando di un semplice incidente, invece io so che mio figlio è stato ucciso".

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La morte di Gianmarco

Gianmarco Pozzi, ventotto anni, è morto a Ponza il 9 agosto del 2020. Il suo corpo ormai senza vita stato ritrovato in una intercapedine tra due villette larga solo ottanta centimetri: era a torso nudo, piedi scalzi. Secondo le prime ricostruzioni, si è trattato di un tragico incidente, una sfortunata caduta. Una ricostruzione che non ha mai convinto i familiari del ragazzo che credono invece che si tratti di un omicidio. "Gianmarco è stato aggredito e poi gettato qui" ripetono ormai da tre anni. Al momento è ancora aperto un fascicolo per omicidio volontario contro ignoti.

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