Gianmarco Pozzi morto a Ponza: “C’è un testimone che dice di sapere tutto, ma la polizia non lo chiama”
Mentre la Procura di Cassino chiede l'archiviazione delle indagini, la famiglia di Gianmarco Pozzi, morto in circostanze misteriose a Ponza nell'agosto 2020, continua a chiedere di risalire all'identità di quello che potrebbe rivelarsi un supertestimone del caso.
"Sporgeremo l'ennesima denuncia- racconta a Fanpage.it l'avvocato Fabrizio Gallo, che assiste i familiari di Gianmarco Pozzi, conosciuto come Jimmy – Dopo ogni ospitata, c'è sempre una persona che scrive e commenta sui social network dicendo di conoscere la verità sul caso, di essere in grado di fare nomi e cognomi e che chiede di essere chiamata a testimoniare".
La prima denuncia è scattata a luglio: "Da quel momento non mi hanno fatto sapere più niente – spiega a Fanpage.it Paolo Pozzi, il papà di Gianmarco – Dicevano che sarebbero bastati 30, forse 40 giorni. Invece non mi hanno fatto più sapere niente. Ma io spero ancora che possa uscire fuori qualcosa, non so che pensare".
Chi è il supertestimone che sui social dice di sapere cosa è successo a Gianmarco Pozzi
Questa persona, la cui identità per il momento è sconosciuta, dice di sapere cosa è successo a Gianmarco in quella tragica notte di agosto nel 2020. "Anche a Ponza gira la voce di una persona che sa", sottolinea l'avvocato Gallo. Insomma, sull'isola pontina ci sarebbe una persona informata su quanto accaduto a Gianmarco Pozzi che, però, sembra avere paura di parlare e raccontare i fatti.
I primi commenti e contatti con la famiglia di Gianmarco risalgono alla prima metà dello scorso anno, la prima denuncia alla polizia postale al mese di luglio. Ma da quel momento non si sono fatti passi avanti sulla ricerca dell'identità dell'utente. Mesi prima, inoltre, la sorella di Gianmarco era stata contattata da una persona che non conosceva su Instagram che si è lasciata andare a nomi e ricostruzioni ma che, subito dopo, ha cancellato il profilo.
"Abbiamo sporto denuncia a luglio – continua il papà di Gianmarco – Quando mi sono accorto che sotto ogni video di ospitate televisive comparivano i commenti della stessa persona. Così ho iniziato a vedere anche i video pubblicati in precedenza. Dal 2023 c'è una persona che commenta dicendo di sapere la verità".
Testimone si fa avanti sui social: mitomania o reale contributo
L'ipotesi, al momento, è che possa essere stata la stessa persona a contattare la famiglia Pozzi, prima per telefono e poi sui social network. "A commentare è sempre lo stesso profilo: io non so se si tratti di una persona attendibile o meno. Ad ogni modo non lascio perdere, perché dovrei? C'è sempre quella minima speranza che possa essere davvero una testimonianza seria, il tassello giusto che ci porta alla verità". Per questo ha fatto sapere che sporgerà presto una nuova denuncia.
"L'ultima parola spetta adesso ai pm: sono loro che devono accertare l'identità della persona e la sua attendibilità – ha spiegato ancora l'avvocato Gallo a Fanpage.it – Ovviamente ci aspettiamo che arrivino ad un risultato prima dell'archiviazione: l'ipotesi di ascoltare questa persona sarà oggetto della prossima udienza, nel corso della quale ci opporremo alla chiusura del caso", conclude poi.