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Giallo per la morte di una donna a Frosinone: trovati lividi sul corpo, la Procura apre un’inchiesta

La presenza di lividi considerati sospetti sul corpo di una donna morta a Frosinone ha portato la Procura ad aprire un’inchiesta: disposta l’autopsia per fare chiarezza.
A cura di Beatrice Tominic
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È morta la settimana scorsa, ma sul suo corpo sono stati trovati lividi e segni sospetti. Così è stata disposta l'autopsia per fare chiarezza su cosa possa essere accaduto ad una donna di 84 anni di Frosinone. La Procura del capoluogo ciociaro ha aperto un'inchiesta per fare chiarezza: indagati i quattro familiari dell'anziana che convivevano con lei.

Autopsia su un'84enne: cosa è successo

Tutto è cominciato dopo la morte della donna, un'anziana di 84 anni, quando sono stati rinvenuti strani segni sul corpo, dei lividi. Ad accorgersene, come riporta il quotidiano locale Ciociaria Oggi sarebbero stati gli operatori e i medici dell'ospedale Spaziani di Frosinone, dove la donna ha perso la vita. Era arrivata in ospedale il 7 febbraio scorso perché si era sentita male, è morta due giorni dopo.

Così è scattato l'allarme. Ed è stata disposta l'autopsia. Saranno gli esami a chiarire cosa possa essere successo all'ottantaquattrenne prima di perdere la vita: dall‘ipotesi di maltrattamenti a qualsiasi altra causa che possa aver provocato all'anziana quei segni visibili sul corpo. L'autopsia è attesa per la giornata di oggi.

Verifiche in corso, indagati quattro familiari conviventi

La segnalazione della presenza delle ecchimosi è partita dalla Asl di Frosinone che ha allertato la Procura che, a sua volta, ha aperto un fascicolo nei confronti dei quattro familiari conviventi con l'accusa di morte causata da maltrattamenti, fra cui una delle figlie. Sono loro, secondo i primi accertamenti, che avrebbero avuto in cura la donna. A trovare risposte sulle cause del decesso dell'anziana sarà l'autopsia attesa per oggi, affidata al dottor Fabio De Giorgio, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma: oltre all'esame autoptico di rito, il professore ha già chiesto un prelevamento di liquidi biologici e una tac total body.

In attesa di risposte, nel frattempo un'altra un'altra figlia della vittima, non convivente, assistita dall'avvocato Nicola Ottaviani, si è costituita parte civile nel procedimento dell'esame autoptico.

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