Genzano: 47 i positivi nella clinica in isolamento, l’Esercito controlla gli ingressi
Da ieri mattina c'è l'Esercito a presidiare l'entrata e l'uscita della clinica Fatebenefratelli San Giovanni di Dio di Genzano di Roma. La struttura sanitaria è stata posta in isolamento dopo la scoperta di un numero significativo di contagiati all'interno: i casi di positivi asintomatici tra il personale sanitario e i pazienti ricoverati sono saliti a 47, facendo della clinica dei Castelli Romani il principale focolaio di coronavirus attivo nel Lazio. Quattro pazienti positivi che presentavano sintomi febbrili sono invece stati trasferiti nella Rsa Covid aperta in estate dalla Regione Lazio proprio a Genzano, nessuno è in gravi condizioni da quanto si apprende.
Genzano: indagine epidemiologica ancor in corso
Così su indicazione dell'Asl Roma 6 e su disposizione della Prefettura di Roma la struttura sanitaria è stata posta in isolamento. A nessuno senza autorizzazione è permesso uscire, mentre all'interno possono entrare esclusivamente gli operatori e il personale sanitario autorizzati e il cui nome si trova su una lista redatta dalla direzione sanitaria. A dare il cambio ai militari anche gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Genzano. Al momento non si parla di zona rossa perché le strade attorno alla clinica sono transitabili. La situazione sotto controllo dalle istituzioni sanitarie, ma nuovi tamponi sono stati eseguiti nella giornata di ieri e il bilancio complessivo è con tutta probabilità destinato a salire, mentre continua l'indagine epidemiologica anche tra i parenti e chi ha avuto contatti diretti con chi lavora nella clinica.
L'andamento dell'epidemia nel Lazio
Ieri i nuovi casi positivi nel Lazio sono stati 125 nella giornata di ieri, il 40% dei casi legati al rientro da mete estive o comunque da fuori regione o dall'estero. Roma e provincia continuano a rappresentare la stragrande maggioranza dei nuovi casi positivi nel Lazio. I casi attualmente positivi sono 3285, 336 dei quali ricoverati in ospedale e 8 in terapia intensiva.