Gabriele Visco arrestato, Invitalia: “Licenziato perché faceva lobbying”
"Ogni tanto Visco si occupava di cose che non lo riguardavano, così come gli incentivi agli ospedali religiosi. Il 13 marzo 2023 sono venuto a sapere da una mail che ha incontrato il capo di gabinetto del ministro Urso insieme a un sacerdote, per far ottenere gli incentivi agli ospedali religiosi, andando oltre quella che è la sua funzione. Invitalia non deve fare attività di lobbying e ho trovato grave la circostanza. Io e Visco non ne abbiamo parlato, ma ha parlato con il capo del personale".
La dichiarazione agli investigatori, riportata da Il Corriere della Sera, è dell'amministratore delegato di Invitalia Bernardo Mattarella. Interpellato in merito al licenziamento del manager, avvenuto ad aprile 2023, ha così spiegato la decisione presa dall'Agenzia.
Secondo l'accusa Gabriele Visco, ai domiciliari per corruzione, sarebbe diventato col tempo un punto di riferimento per accedere alle gare bandite da Invitalia.
"Neppure il licenziamento mina le sue capacità di aggiramento delle regole per il perseguimento dei propri obiettivi, nella completa noncuranza degli interessi pubblici violati", scrive il giudice per le indagini preliminari nell'ordinanza di custodia cautelare. "Sono state intercettate più conversazioni dalle quali emergono in modo chiaro le ulteriori e pressanti richieste di Visco che, seppur diversamente modulate, sono finalizzate a conseguire sia utilità in denaro (alle quali fa riferimento chiedendo allusivamente all'imprenditore di portargli ‘la pasta') sia miglioramenti della propria posizione lavorativa".
Il figlio dell'ex ministro delle Finanze Vincenzo è stato arrestato insieme a due imprenditori e un avvocato romano. Sono accusati di aver messo in piedi un giro di relazioni per agevolare assunzioni e consulenze pagate, ma alla fine mai prestate, nella pubblica amministrazione.