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Furto da un milione di euro a Roma a casa di Mimmo Del Giudice: “I ladri conoscevano l’appartamento”

Sono il giornalista Mimmo Del Giudice e la moglie Luciana Acampora le due vittime del furto della notte scorsa: i ladri acrobati si sono introdotti in casa mentre i due dormivano, il sospetto è che sapessero dove dirigersi.
A cura di Beatrice Tominic
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A destra Mimmo Del Giudice.
A destra Mimmo Del Giudice.

Si sono introdotti nella casa del giornalista Mimmo Del Giudice e della moglie Luciana Acampora e hanno portato via con sé un bottino da un milione di euro. Un colpo da maestro quello dei ladri acrobati che si sono introdotti nell'appartamento al terzo piano di un palazzo a Vigna Clara mentre i due erano in casa, a dormire in camera. "Sono dei professionisti, ce lo hanno spiegato anche gli agenti – ha spiegato Del Giudice – Poi sono andati a colpo sicuro verso la cassaforte. Evidentemente conosceva noi, le nostre abitudini e la casa. "Hanno portato via i gioielli che avevo regalato a mia moglie. Per noi erano ricordi", aggiunge poi.

Ladri acrobati rubano un milione di euro: cosa è successo

Stavano dormendo nella loro casa di  via Courmayeur. Poi il triste risveglio: "La mattina dopo ho visto che la persiana era rotta – ha raccontato Acampora a la Repubblica – La casa era in disordine, i cassetti in giro, le borse per terra e la cassaforte spalancata: hanno preso soldi e gioielli: per noi avevano un valore inestimabile anche a livello affettivo, oltre che economico, perché sono i regali che ho ricevuto in sessanta anni di matrimonio".

La polizia è arrivata nell'abitazione verso le ore otto. Fatta eccezione per la camera in cui dormivano i due, tutta la casa era nel caos: gli inquirenti non escludono neppure che siano stati narcotizzati.

Il bottino da un milione di euro

I ladri sono entrati ed usciti ore prima del risveglio dei coniugi, senza fare rumore e portando via con sé gioielli in oro e argento che, secondo le stime, supererebbero il milione di euro di valore (anche se secondo la coppia sarebbe inferiore) a cui si aggiungo duemila euro in contante.

Per gli inquirenti si tratterebbe dunque di professionisti. "Dovevano sapere della cassaforte", è il sospetto delle due vittime. Anche per questo non si esclude che il gruppo di ladri possa essere stato aiutato da persone che conoscevano l'abitazione, priva di grate alle finestre.

Le indagini in corso

Nel frattempo continuano le indagini per cercare di scoprire l'identità degli individui e cercare di rintracciarli. Al vaglio degli agenti di polizia i filmati registrati dalle videocamere di sorveglianza del consorzio di via Cortina D'Ampezzo grazie al contributo dell'Italpol che si occupa di vigilanza. L'auspicio è che possa essere stata registrata la fuga del gruppo.

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