Furto alla mostra di Ligabue al Museo della Fanteria: scomparsa una scultura
Stava visitando la mostra "I misteri di una mente" di Antonio Ligabue al Museo della Fanteria, quando si è accorto che mancava un'opera. Ed ha lanciato l'allarme. È accaduto nel tardo pomeriggio di domenica scorsa, 12 gennaio 2025, verso le ore 19: al posto della statuetta raffigurante un cane, restano soltanto i piedini di supporto. Un colpo riuscitissimo il furto di una delle cinque statuette di bronzo dedicate ai cani.
Sul posto, dopo la segnalazione, sono immediatamente arrivati i carabinieri di piazza Dante che hanno aperto le indagini per cercare di comprendere come abbiano agito gli autori del furto e risalire, di conseguenza, alla loro identità. Al caso collaborano anche i militari del Tpc, Tutela patrimonio culturale che ha attivato la Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti.
L'allarme: furto al museo della Fanteria, scompare statuetta di Ligabue
Valutata circa 20mila euro, la statuetta rubata fa parte di una serie dedicata ai cani, realizzata negli anni Trenta. Si tratta soltanto di una delle 74 esposte fra cui 18 olii, 30 sculture, 3 disegni e 21 puntesecchi arrivati da collezioni private arrivare da Reggio Emilia, Parma e Roma.
Le indagini in corso
Il furto è avvenuto all'ultima ora dell'ultimo giorno di mostra, inaugurata lo scorso 28 settembre. Secondo quanto emerso, l'opera sarebbe stata esposta senza teca e senza sistema dall'allarme: nel museo, inoltre, non sono previste le telecamere di videosorveglianza all'interno della sala dove è avvenuto il furto. Al vaglio, invece, quelle delle altre stanze e dell'ingresso. L'auspicio è quello di riuscire a risale all'identità del ladro incrociando le immagini con i dati rilasciati per l'acquisto dei biglietti della mostra.
Il contributo dei carabinieri del reparto Tutela patrimonio culturale
Restano ancora numerosi accertamenti sul caso. Certamente si è trattato di un piano ben studiato quello con cui è stata rubata la statuetta. Oltre ai carabinieri, nelle indagini anche i colleghi del reparto Tutela patrimonio culturale che, oltre ad attivare hanno attivato la Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, stanno passando al vaglio case d'asta clandestine e siti online in cui potrebbe presto essere messa in vendita la statuetta. Soltanto nell'ultimo anno, i militari del Tps hanno recuperato 600 opere d'arte, per un valore di 60 milioni di euro.