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Furti e borseggi in Metro, pronta maxi gara da 90 milioni per la vigilanza nelle stazioni di Roma

Furti e violenze in aumento sui mezzi pubblici della Capitale. In vista del Giubileo 2025 l’amministrazione Capitolina ha intenzione di correre ai ripari con una maxi gara da 93 milioni di euro complessivi per garantire e aumentare la sicurezza sulle tre linee metropolitane di Roma.
A cura di Enrico Tata
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Furti, borseggi, pedinamenti, rapine e violenze di genere sono purtroppo in aumento sui mezzi pubblici della Capitale e, nello specifico, sui vagoni e sulle banchine della metropolitana. In vista del Giubileo 2025 l'amministrazione Capitolina ha intenzione di correre ai ripari con una maxi gara da 93 milioni di euro complessivi per garantire e aumentare la sicurezza sulle tre linee metropolitane di Roma.

Vigilantes, telecamere ultra moderne e restyling delle stazioni per il Giubileo

Nel corso di una riunione congiunta delle Commissioni Mobilità e Giubileo, l'assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè, ha annunciato due gare che riguardano la vigilanza armata e il servizio di sicurezza non armata sulla Metro A, sulla Metro B e sulla Metro C in vista del Giubileo. La prima gara è di 70,5 milioni di euro e la seconda gara, dal valore di 23 milioni di euro, prevede che il servizio venga svolto non solo nelle stazioni ma anche presso i depositi dei treni. Concretamente, per l'anno del Giubileo questo bando (triennale) garantirà 3mila turni in più, circa dieci in più al giorno.

Un altro tassello per aumentare la sicurezza sulle metropolitane è rappresentato dall'innovazione tecnologica, con il potenziamento delle reti a supporto della sicurezza, per esempio con l'installazione della tecnologia 5g su tutte le metropolitana. "Questo garantisce di lavorare sulla sicurezza con sistemi molto più potenti rispetto al passato. Per esempio avremo telecamere che sono in grado di riconoscere i volti delle persone e identificare persone che già in passato si sono resi responsabili di furti e altri reati sui mezzi pubblici", ha spiegato Patanè.

Ma il controllo a distanza dalle centrali operative e la vigilanza armata e non armata saranno accompagnate anche dal restyling già in corso delle stazioni della metropolitana "La sicurezza, infatti, passa anche attraverso una migliore illuminazione e dal liberare gli spazi delle fermate da possibili intralci per l'ingresso tempestivo delle forze dell'ordine. Le prime tre stazioni oggetto di riqualificazione sono Spagna, Cipro e Ottaviano. Il progetto prevede non solo l'abbellimento degli spazi, ma anche lavori in termini di funzionalità rispetto a interventi di sicurezza, sanitari, antincendio e contro la criminalità. Si tratta di investimenti molto rilevanti", ha spiegato ancora Patanè.

L'assessora Lucarelli precisa: "Nessun sistema di riconoscimento facciale"

"Dopo un'attenta analisi delle notizie provenienti dalle agenzie di stampa e una revisione del dibattito in commissione, desidero precisare che Roma Capitale non solo non ha mai considerato, ma non intende in alcun modo utilizzare sistemi di riconoscimento facciale. Questa decisione è presa in piena conformità con la normativa vigente e con il regolamento di videosorveglianza approvato in Giunta. Inoltre, al momento non sono in corso trattamenti legati a tecnologie avanzate e qualsiasi operazione futura sarà eseguita nel rigoroso rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali, con la massima attenzione alle garanzie per i diritti e le libertà degli interessati", ha precisato Monica Lucarelli, Assessora alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale.

Violenza di genere sui mezzi, Cicculli: "Vittime giovanissime ogni giorno"

Un altro tema sollevato dalla consigliera di Alleanza Verdi-Sinistra Michela Cicculli riguarda la violenza di genere sui mezzi pubblici: palpeggiamenti, veri e propri pedinamenti rapine e furti che ogni giorno vedono vittime le donne a bordo di metro e bus della Capitale.

Secondo Patanè, "quando episodi del genere avvengono all'interno delle stazioni spesso sono sventati perché ci sono telecamere e personale. Ma il fenomeno che abbiamo notato è che spesso queste aggressioni avvengono pedinando e seguendo le donne al di fuori delle stazioni, dove il presidio di sicurezza non c'è più. Locali commerciali nelle stazioni, riqualificazione, vigilanza, moderne tecnologie: già tutto questo aiuta tantissimo e può essere applicato non soltanto alla microcriminalità ma anche al tema della violenza di genere, che è uno dei problemi che abbiamo e rispetto al quale posso assicurare che siamo molto sensibili. In questo senso, per esempio, Atac ha stampato due milioni di biglietti bit contro la violenza di genere, diffondendo il 1522, il numero per segnalare le violenze sulle donne".

Cicculli ha sottolineato che stando ai dati Istat il 75 per cento delle donne sostiene di aver subito molestie sui mezzi di trasporto. "Diverso è l'atto criminale finalizzato a furto e rapina, come diceva l'assessore. Ragioniamo su una campagna di sensibilizzazione che possa coinvolgere non solo autisti e personale Atac, ma anche i cittadini. Quelli di cui parlo sono atteggiamenti purtroppo diffusi, che avvengono quotidianamente, spesso con vittime giovanissime e spesso nell'indifferenza degli altri passeggeri. Dovremmo dare strumenti sociali e culturali che servano a far desistere queste persone e che servano a non far sentire sole le vittime".

D'accordo anche la consigliera del Pd Nella Converti: "Sappiamo molto bene cosa significa prendere i mezzi pubblici e sentirsi sole. Sentirsi palpeggiate o osservate, oppure avere a che fare con persone che ci mostrano i genitali. Un racconto quotidiano che riguarda tutte noi. Credo sia necessario contrastare questo senso di solitudine. Vero che la pubblica sicurezza spetta ad altri, ma come Roma Capitale possiamo potenziare le campagne di sensibilizzazione. In quei momenti ci si sente incredibilmente sole, nonostante si sia circondate da centinaia di altre persone".

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