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Giubileo 2025

Fuoco amico su Gualtieri, Verdi e Sinistra gli vogliono togliere poteri su inceneritore e porto di Fiumicino

I deputati di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, leader dei Verdi, e Filiberto Zaratti, hanno chiesto, con un emendamento all’articolo 3 del decreto Infrastrutture, di interrompere i poteri commissariali di Gualtieri con la chiusura dell’anno giubilare. Significa che tali poteri non potranno essere esercitati per opere non ancora concluse per il Giubileo 2025.
A cura di Enrico Tata
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Il ragionamento è semplice: il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, può svolgere il ruolo di commissario straordinario per il Giubileo per opere che effettivamente saranno realizzate ed utilizzate entro la fine dell'Anno Santo, prevista per il 6 gennaio 2026, ma non per progetti che saranno completati soltanto in seguito.

Il problema, per il primo cittadino, è che la richiesta proviene dai suoi alleati. I deputati di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, leader dei Verdi, e Filiberto Zaratti, hanno infatti chiesto, con un emendamento all'articolo 3 del decreto Infrastrutture, di interrompere i poteri commissariali di Gualtieri con la chiusura dell'anno giubilare. Significa che tali poteri non potranno essere esercitati per opere non ancora concluse.

"I super poteri sono stati attribuiti per gli interventi connessi alle celebrazioni dell'evento cattolico finito il quale, a nostro giudizio, deve finire la parentesi straordinaria che consente al Sindaco della Capitale di operare con procedure speciali", è il parere di Bonelli e Zaratti.

Per i due esponenti dell'Alleanza Verdi e Sinistra "l'eccezionalità di una fase non può essere usata per procedere alla realizzazione di opere che hanno un grande impatto sul territorio, penso al porto croceristico di Fiumicino, ad esempio, o all'inceneritore ai piedi dei Castelli romani, trattate come fossero opere emergenziali, fuori dalle procedure standard. Per noi questa prassi deve finire con la chiusura del Giubileo".

Gli obiettivi di Bonelli e Zaratti sono espliciti, quindi: evitare che il sindaco Gualtieri possa portare a termine i progetti del termovalorizzatore di Santa Palomba e del porto crocieristico di Fiumicino. E se per l'inceneritore i tempi di realizzazione sono sempre stati chiarissimi, con l'inaugurazione a fine 2026/inizio 2027, il progetto del porto, che è stato inserito nell'ultimo Dpcm sulle opere previste per l'Anno Santo nel settore ‘Accoglienza per pellegrini e visitatori'. Peccato che l'opera è in grave ritardo ed è ancora nella fase procedurale. E per il Giubileo, probabilmente, niente sarà terminato.

Nelle schede degli interventi, allegate al Dpcm, si legge in merito al progetto del porto di Fiumicino:

Durante il Giubileo 2025, il Porto e le sue strutture di standard di livello internazionale (es. gli spazi pubblici, l’hotel, il terminal), potranno quindi essere messi a disposizione della Struttura Commissariale e del Tavolo di lavoro per eventi o altre iniziative. Non solo: le navi da crociera sono state spesso usate quali ‘città galleggianti’, utili quando è necessario integrare l’offerta ricettiva. In questo modo il porto rappresenterà un nuovo e straordinario ingresso, attraverso la via marittima: la terza Porta verso Roma Capitale, il suo entroterra e il Lazio tutto. L'iniziativa è interamente finanziata con un apporto di oltre 400 milioni di capitali privati e prevede l’esecuzione di opere pubbliche di urbanizzazione, anche esterne all’area in concessione per un valore di circa € 30 milioni e che comprenderanno strade, parcheggi, illuminazione, rete idrica e fognaria, arredi, verde pubblico.

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