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Scontro tra aerei militari a Guidonia, ultime news

Funerali piloti morti a Guidonia: “Hanno evitato una strage, la loro morte sia esempio di forza”

Si sono svolti oggi a Guidonia i funerali di Giuseppe Cipriano e Marco Meneghello, i due piloti morti durante un incidente aereo a Guidonia.
A cura di Natascia Grbic
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"Non si vive per se stessi e tutta la storia di Marco e Giuseppe lo afferma, fino all'ultimo gesto di eroismo, con cui, tanti lo hanno riconosciuto, con commozione e gratitudine, si è potuta sventare una tragedia di dimensioni molto maggiori". Queste le parole usate nell'omelia dei funerali dei piloti Giuseppe Cipriano e Marco Meneghello dall'ordinario militare, monsignor Santo Marcianò.

Le esequie solenni, cominciate alle 16, si sono svolte nella parrocchia della Beata Maria Vergine di Loreto, a Guidonia. Poco fa i feretri dei due piloti hanno lasciato la piazza.

"Cari Giuseppe e Marco, siamo affranti dal dolore ma vogliamo immaginarvi così, felici – continua il monsignore – Felici di non aver consumato invano la vita ma di esservi consumati nell'amore fraterno, nell'amicizia e, soprattutto, in un servizio che è stata la vostra passione, la vostra dedizione al bene della gente e del nostro Paese. E vi ha preparati alla morte come incontro definitivo con il Signore, la cui vicinanza avete potuto sperimentare nella vita di ogni giorno".

E ha aggiunto: "Giuseppe e Marco hanno vissuto il rischio, sì, ma non quello di chi sfida la morte perché disprezza la vita. È piuttosto il rischio previsto in una professione che, se portata avanti fino alla fine, espone al rischio stesso della propria vita per il bene della vita altrui. Due vite accomunate da una passione infinita per il volo e da una grande competenza nello svolgimento dei propri compiti".

Durante il funerale di Cipriano e Meneghello, è stato ricordato anche il loro ultimo gesto, quello di fare una manovra disperata per evitare le case delle persone. Entrambi si sono schiantati a terra, non prima di aver manovrato il velivolo di modo che cadesse dove non poteva arrecare danno a nessuno.

"La manovra estrema, che ha evitato il precipitare dell'aereo sulle case e sulla gente, non è stata solo frutto di perizia e coraggio, di un addestramento nel quale i piloti imparano a scansare obiettivi sensibili – ha specificato Marcianò – è stata ancor più una sorta di istinto, sgorgato dal grande cuore dei nostri amici, dalla profonda umanità maturata in loro grazie anche alla formazione ampia e completa offerta dalla nostra Aeronautica Militare. È più che eroismo o semplice altruismo quello che ha segnato la loro vita e la loro morte e oggi diventa esempio e forza per noi".

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