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Funerale di Manuela Petrangeli uccisa dall’ex: “Cambiare mentalità o femminicidi continueranno”

Un lungo applauso ha accompagnato la bara di Manuela Petrangeli. Il funerale c’è stato stamattina, amici, parenti, colleghi e conoscenti si sono riuniti nella basilica di Santa Maria della Salute per dirle addio.
A cura di Alessia Rabbai
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Il feretro di Manuela Petrangeli (La Presse)
Il feretro di Manuela Petrangeli (La Presse)

Una folla commossa si è radunata stamattina in piazza Alfonso Capecelatro nel quartiere Primavalle al funerale di Manuela Petrangeli, la fisioterapista cinquantenne uccisa a fucilate dall'ex Gianluca Molinaro in via degli Orseolo sulla Portuense a Roma il 4 luglio scorso. Amici, parenti, conoscenti, colleghi, residenti e anche semplicemente persone che non la conoscevano, ma che hanno sentito la sua storia e hanno volto dedicarle un pensiero, una preghiera, restando sul sagrato della basilica di Santa Maria della Salute. Arrivato il feretro, all'inizio delle esequie le forze dell'ordine presenti nella piazza hanno chiuso le entrate della chiesa.

"Cambiare mentalità"

A celebrare la messa è stato il parroco don Daniele, che durante l'omelia ha detto: "Dovremmo imparare a raccogliere gli sguardi di terrore di coloro che chiedono aiuto. Se non cambia culturalmente la mentalità continueremo ad assistere a fatti di questa gravità". Terminato il funerale l'uscita della bara dalla chiesa portata a spalla, è stata accompagnata da un lungo applauso.

Manuela Petrangeli uccisa a fucilate dall'ex

Manuela Petrangeli e Gianluca Molinaro avevano una relaizone che si è conclusa tre anni fa e un figlio di nove anni. Nonostante la loro storia fosse giunta al termine, lui era ossessionato dalla ex. Il giorno in cui l'ha uccisa ha aspettato che uscisse da lavoro, le si è avvicinato con la Smart e le ha sparato due colpi, con un fucile a canne mozze, detenuto illegalmente. Dall'autopsia svolta nell'Istituto di Medicina legale di Tor Vergata a Roma è emerso come a risultarle fatale sia stato il proiettile, che l'ha raggiunta al cuore, uccidendola sul colpo, mentre l'altro l'ha ferita ad un braccio.

Per la giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma Valeria Tomassini, che lo ha scritto nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere, dove Molinaro si trova per pericolo di reiterazione del reato, Manuela si sarebbe potuta salvare, se si fosse attivata la partecipazione sociale. La madre e un amico del killer avrebbero potuto provare a fermarlo, chiamando le forze dell'ordine 40 minuti prima che le sparasse, ma ciò non è accaduto. Molinaro poco dopo ha confessato il femmincidio ai carabinieri.

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