Fuksas annuncia un nuovo progetto: “Il mio lasciato a Roma, sarà realizzato dentro lo Spallanzani”
Massimiliano Fuksas, nel corso di un'intervista rilasciato al quotidiano Il Foglio, ha annunciato di avere nel cassetto un nuovo progetto da realizzare a Roma e che questo sorgerà all'interno dell'Istituto Lazzaro Spallanzani, che è il punto di riferimento per la lotta al coronavirus e la ricerca del vaccino a livello nazionale. "Calma, è un piccolo grande progetto, ma molto importante. – ha spiegato l'architetto di fama mondiale – Si chiamerà No Hospital. Sarà il mio regalo alla città, un lascito. Un messaggio di speranza, certo, perché sorgerà all'interno dell'Istituto Spallanzani che ci ha difeso dal Covid, un esempio in Italia e nel mondo. Ma anche, e soprattutto, mi auguro che sarà un modello per pensare al futuro delle grandi città dopo questa crisi che comunque ci ha insegnato un paio di cose da tenere bene a mente".
Il progetto dunque nasce dalle riflessioni di Fuksas durante il lockdown e di fronte all'epidemia, si conosce il nome ma non i particolari: "La mia città, quella che accolse mio padre, un chirurgo ebreo, arrivato nella Capitale attraverso la Germania dalla Lituania. Ecco perché ho deciso di donare il ‘concept' allo Spallanzani". Ma chi finanzierà il ‘No Hospital'? "I soldi ci sono: l'opera sarà finanziata quasi interamente dalle donazioni raccolte durante l'emergenza coronavirus, poi ci sarà una piccola parte di finanziamento pubblico". "Sarà – riferisce l'architetto – una struttura blu, leggera per dare un senso di serenità e sanificazione a tutto il complesso. Sorgerà nella corte interna, Ecco perché l'ho chiamato ‘No Hospital' in quella che tecnicamente è la camera calda, tra il pronto soccorso e i laboratori dove si studia per trovare un vaccino".
Nato il 9 gennaio del 1944, Fuksas ha insegnato, progettato e realizzato opere in mezzo mondo, ma rimane molto legato alla sua città d'origine, dove ha realizzato una delle sue opere più importanti, ovvero il Nuovo Centro Congressi "La Nuvola" all'Eur, un'opera indissolubile dall'immagine e dal nome del suo ideatore, tanto che tutti la conoscono come ‘La Nuvola di Fuksas'. Ora, con il suo nuovo progetto, l'architetto torna a progettare nella capitale, questa volta non un grande edificio ma un piccolo spazio all'interno di un luogo diventato il simbolo della battaglia contro il coronavirus.