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Fuga di gas, grave scrittrice Antonella Prenner: trovata esanime insieme a Valerio Massimo Manfredi

Resta ricoverata in condizioni critiche all’Umberto I Antonella Prenner, docente all’Università Federico II di Napoli e scrittrice. L’autrice di Tenebre è stata trovata esanime insieme allo scrittore Valerio Massimo Manfredi nella sua abitazione di via dei Vascellari. A causare il malessere, sembra sia stata una fuga di monossido di carbonio da una caldaia malfunzionante.
A cura di Natascia Grbic
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Foto da Facebook
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È Antonella Prenner la donna che nel pomeriggio di ieri è stata trovata esanime insieme allo scrittore Valerio Massimo Manfredi nella sua casa di via dei Vascellari a Roma. 45 anni, scrittrice ed ex assessora alla Cultura di Formia, insegna letteratura latina all'Università Federico II di Napoli. Filologa e latinista, è l'autrice di numerosi studi sulla letteratura antica. Il suo primo romanzo è Tenebre, uscito nel 2018. Prenner è al momento ricoverata in gravi condizioni al Policlinico Umberto I di Roma: a quanto si apprende, non sarebbe fortunatamente in pericolo di vita. Lo scrittore Valerio Massimo Manfredi è stato invece trasferito d'urgenza ieri sera all'ospedale di Grosseto, dove era disponibile una camera iperbarica: anche le sue condizioni sono gravi ma stabili, e pure lui non sarebbe in pericolo di vita.

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Manfredi e Prenner trovati esanimi in casa

L'allarme è stato dato ieri dalla figlia, che non riusciva a mettersi in contatto con il padre né riusciva a entrare nell'abitazione di via dei Vascellari. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e il personale del 118, che hanno trovato Valerio Massimo Manfredi e Antonella Prenner esanimi dentro l'abitazione.Subito si è ipotizzato che fossero svenuti a causa di un'intossicazione da monossido di carbonio, uscito probabilmente a causa del malfunzionamento di una caldaia. Il palazzo è stato evacuato per cercare la perdita, mentre i due scrittori sono stati portati d'urgenza in ospedale per ricevere le cure del caso. "È stata una scena tremenda, ho visto la figlia urlare e piangere", ha raccontato all'Adnkronos una vicina di casa. "Non volevo credere che fossero loro", dice il barista. "Non può essere, faceva qui colazione ogni mattina".

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