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Frosinone, tabaccaio uccide ladro: è indagato per eccesso di legittima difesa

La versione di Sandro Fiorelli, il tabaccaio di 58 anni che ha ucciso ieri sera un ladro nella sua villetta a Santopadre in provincia di Frosinone con un colpo di fucile. Ora saranno le indagini dei carabinieri a stabilire se sia trattato di legittima difesa. Intanto i carabinieri sono sulle tracce dei complici datisi alla fuga.
A cura di Redazione Roma
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Il corpo di Mirel Joaca Bine giace senza vita nel vialetto della villetta di Santopadre, piccolo comune della provincia di Frosinone. A ucciderlo è stato un colpo di fucile esploso da Sandro Fiorelli, 58 anni di professione tabaccaio. L'uomo ha sparato dopo aver sorpreso una banda di ladri nella sua abitazione, quando i sanitari sono arrivati sul posto ormai per lui non c'era più niente da fare. Oltre alla vittima ci sarebbero stati almeno tre complici che ora le forze dell'ordine stanno lavorando a identificare.

Intanto l'uomo è stato ascoltato per ore dai carabinieri questa notte, ripetendo sempre la stessa cosa: "Mi sono soltanto difeso". Ora saranno le indagini a stabilire se si sia trattato di legittima difesa o di eccesso colposo di legittima difesa, in questo secondo caso le conseguenze per il 58enne sarebbero ovviamente più gravi. I carabinieri della scientificahanno lavorato per ore nella villetta per i rilievi balistici e per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti.

La versione del tabaccaio: "È legittima difesa"

"Stavo tornando dal lavoro nella mia villetta con mio figlio e quando sono entrato in casa ho sentito dei rumori. – sono le parole di Fiorelli riportate dal Corriere della Sera –  Ho capito che c’era qualcuno al piano superiore e allora ho preso il fucile perché mi sono spaventato. Sono uscito di casa e mentre facevo il giro della villetta un uomo mi si è parato davanti. Impugnava una pistola, me l’ha puntata contro e a quel punto ho sparato". Ora tutto sarà stabilire se la ricostruzione dell'uomo è attendibile, se il tabaccaio abbia effettivamente agito per tutelare se stesso da un pericolo evidente, o se abbia sparato sul gruppo di ladri in fuga.

Il tabaccaio è indagato per eccesso di legittima difesa

Il tabaccaio è stato indagato per eccesso di legittima difesa e non per omicidio, come erroneamente era emerso in mattinata. Sembra non avesse precedenti di alcun tipo. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, l'ipotesi del furto finito con un omicidio è praticamente certa ed è quella più credibile. Per questo i pm hanno indagato l'uomo per omicidio. Da capire se si sia trattato di un caso di legittima difesa.

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