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Frasi su ebrei, lo speaker di Radio Radio si difende: “Non sono né folle né fascista”

Lo speaker di Radio Radio, Mimmo Politanò, si difende dalle accuse di antisemitismo: “La gente mi conosce, sa come sono. Non posso essere così stupido da parlare in modo distruttivo della Shoah. Cercherò di essere sereno, perché la situazione non è bella. Non sono folle né fascista e non ho dato addosso alla Shoah”.
A cura di Enrico Tata
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Nelle scorse ore l'AgCom, l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha "aperto una istruttoria a carico dell'emittente radiofonica romana Radio Radio riguardo ad alcune affermazioni concernenti gli ebrei e il nazifascismo pronunciate nel corso di alcune trasmissioni". Inoltre è stato "attivato il Corecom del Lazio – competente per materia – per presunte violazioni della par condicio in periodo elettorale segnalate da più parti, a carico della stessa emittente radiofonica".

La difesa dello speaker: "Né folle né fascista. Mie parole manipolate"

In una trasmissione del 2020 il candidato sindaco del centrodestra, Enrico Michetti, esprimeva massimo rispetto per le vittime della Shoah, ma si domandava "perché la stessa pietà e la stessa considerazione" non venisse rivolta "ai morti ammazzati nelle foibe o nei campi profughi". Parole che hanno sollevato un polverone e sulle quali è tornato mercoledì lo speaker dell'emittente Mimmo Politanò. Anche lui ha utilizzato argomenti che sono stati giudicati offensivi dalla Comunità ebraica e per le sue parole l'AgCom ha aperto un'istruttoria. Oggi il conduttore si è difeso in diretta radiofonica: "La gente mi conosce, sa come sono. Non posso essere così stupido da parlare in modo distruttivo della Shoah. Cercherò di essere sereno, perché la situazione non è bella. Non sono folle né fascista e non ho dato addosso alla Shoah".

Ha poi letto alcune poesie dedicate alla Shoah e ha mostrato un libro sugli italiani ebrei in Argentina, con dedica: "Tutti i miei scritti e tutti i miei vissuti parlano per me. Secondo voi posso aver detto quello che è stato scritto? Vi invito ad ascoltare il podcast. Dalla mia bocca non è uscito mai che la colpa della Shoah è degli ebrei. Per me gli ebrei sono il mio sangue. Le mie nonne materne hanno origini ebraiche, la mia cultura è stata ebrea. Certo, dico cose dure. Ma parlo di storia. Dovrei tacerle? La mia vita è limpida, non odio nessuno. Io ho detto l'altro giorno, con i limiti di un programma in diretta in cui ti può sfuggire una parola che non può essere detta, ho usato il termine ‘massacrare', ma non ho detto che devono massacrare gli ebrei, anzi, che gli ebrei, visto che conoscono gli aguzzini, devono difendersi, devono massacrarli. Questo è duro, lo so che ho detto una cosa dura. Ma non ho mai detto che non sia mai esistito l'olocausto o che esso sia colpa degli ebrei. Questa è una follia manipolatoria, le mie parole sono state manipolate".

Il direttore di Radio Radio: "Equivoco, ma chiediamo scusa"

"Siamo di fronte a degli equivoci. Non solo non siamo antisemiti ma siamo amici della Comunitaà ebraica. Io, in ogni caso, ho già dato delle disposizioni: domani mattina, durante la trasmissione, Mimmo Politanò spiegherà le sue ragioni. Comunque, ipotizzando di non essersi spiegato bene, il conduttore chiederà scusa, senza alcun problema, da parte sua, della trasmissione e da parte mia, per qualsiasi offesa abbia arrecato, anche involontariamente. Perché assicuro che la nostra non è una Radio antisemita. Se poi ha realmente sbagliato avrà modo di chiarire.. ma per farvi capire l'equivoco: la nonna materna di Politano, il conduttore in questione, è di religione ebraica", ha dichiarato all'agenzia Ansa Furio Focolari, direttore responsabile di Radio Radio.

Le frasi contestate a Politanò

Alcuni passaggi del discorso in radio di Politanò:

Lenin era ebreo ed ha ucciso moltissima gente. Anche Kissinger era ebreo. Dobbiamo pensare a questo se vogliamo fare un passo in avanti nell’evoluzione umana altrimenti rimarremo sempre lì con il senso di colpa, perché io ho un senso di colpa da quando sono nato”.

“Capito? Come se avessi commesso io l’olocausto. E non l’ho commesso io. Gli ebrei sanno. I pronipoti delle vittime sono ancora vivi. E riprendetevi il vostro oro ma cercate anche voi, fra di voi, di non ferirvi, di non umiliarvi e di non vendervi”.

“Ricordate le navi che partivano per l’Argentina piene di ebrei in terza classe con i nazisti in prima classe sulla stessa nave? Tutta questa gente venduta. Non prendetevela con me. Andate a prendervela con questa gente e fategliela pagare".

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