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Frascati, operatore ecologico muore schiacciato tra un muro e il camion dei rifiuti

Giovanni Criccomoro operatore ecologico 55enne è morto nella notte a Frascati, schiacciato tra il muro di un’abitazione e il camion dei rifiuti con il quale stava lavorando.
A cura di Alessia Rabbai
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Giovanni Criccomoro
Giovanni Criccomoro

Schiacciato tra un muro e il camion dei rifiuti. È quanto accaduto ad un operatore ecologico morto a Frascati, nell'area dei Castelli Romani. L'episodio è accaduto tra mercoledì 2 e giovedì 3 agosto in provincia di Roma, durante il servizio notturno. La vittima da quanto si apprende è Giovanni Criccomoro, un uomo di cinquantacinque anni, per il quale non c'è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita. Non è la prima volta che accade un episodio del genere: l'anno scorso un altro netturbino è morto schiacciato da un mezzo che si è sfrenato a Grottaferrata.

Schiacciato tra un muro e il camion dei rifiuti

Secondo le informazioni apprese finora il netturbino della Tekneco era al lavoro in via Colle dello Stinco, quando per cause non note e ancora in corso d'accertamento, è rimasto schiacciato tra il muro di un'abitazione e il camion della spazzatura con il quale stava lavorando. Le sue condizioni di salute sono parse fin da subito gravi. Arrivata la chiamata d'emergenza con la richiesta urgente d'intervento, sul posto è giunto il personale sanitario in ambulanza. I paramedici lo hanno preso in carico e trasportato con codice rosso all'ospedale di Frascati. Arrivato al pronto soccorso le sue condizioni di salute erano disperate, i medici hanno fatto il possibile per salvarlo, ma è deceduto poco dopo a causa delle gravissime ferite e traumi riportati.

Non appena appreso di quanto accaduto, il segretario della Cgil di Roma e Lazio ha espresso il suo dolore sui social network: "Una notizia terribile, che ci ha lasciato sconvolti. Siamo convinti che si poteva evitare perché Giovanni lavorava da solo e non doveva esserlo", ha dichiarato.

"La scomparsa improvvisa di Giovanni, nostro iscritto, è una tragedia. La questione della sicurezza per noi è importante, ci stiamo lavorando molto su questo territorio, con tanti cantieri e aziende pubbliche e private – commenta Elisa Mastroianni, della Cgil territoriale – gli incidenti è vero che succedono, ma dobbiamo mettere in atto tutte le azioni per prevenirle, come ad esempio fare in modo che gli operatori ecologici non viaggino da soli, per evitare che il mezzo si sfreni. Purtroppo la maggior parte dei netturbini lavorano da soli per una questione di costi relativa agli appalti. E spesso si trovano da soli anche spostare i carichi, con il conseguente aumento degli infortuni, una situazione che denunciamo da tempo, bisogna investire nella sicurezza. Sono tragedie – continua – purtroppo mi duole dirlo annunciate, non è la prima volta che accadono e possono coinvolgere anche altre persone o veicoli".

Gli accertamenti dei carabinieri e dell'ispettorato del lavoro

Presenti sul luogo dell'incidente i carabinieri di Frascati, che hanno svolto i rilievi scientifici e indagano per ricostruire la dinamica dell'accaduto. Presenti anche gli ispettori del lavoro della Asl Roma 6, che insieme ai militari dovranno capire se il lavoratore fosse stato messo nelle condizioni di lavorare in sicurezza. Da verificare se l'incidente si sarebbe potuto evitare, oppure se sia accaduto per una tragica fatalità. Il mezzo è stato posto sotto sequestro. La salma del netturbino è stata trasferita in obitorio all'Istituto di Medicina legale di Policlinico Tor Vergata, dove si trova a disposizione dell'autorità giudiziaria per l'autopsia.

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