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Frane, voragini e allagamenti: quali sono le zone più a rischio a Roma

Il rischio idrogeologico colpisce circa 70mila cittadini e cittadine della capitale: scopriamo quali sono le zone della città più colpite, da Ponte Milvio al Palatino.
A cura di Beatrice Tominic
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Buche, frane, voragini, allagamenti: il rischio idrogeologico nella capitale colpisce ogni zona. In totale sono oltre 71mila le persone che vivono con il potenziale pericolo di esondazione per eventuali piene del Tevere e dell'Aniene. Il rischio idrogeologico, in particolare, riguarda 1135 ettari, coinvolge circa 300mila persona e mette a rischio, secondo l'Ispra, 270 beni culturali romani: si tratta dell'esposizione maggiore in tutta Europa.

Per far fronte a questo pericolo il Campidoglio ha stanziato un milione di euro da affidare ad un operatore privato tramite bando per un piano della durata di due anni per evitare o, almeno, ridurre i rischi.

Il bando per ridurre il rischio idrogeologico

L'impresa vincitrice dovrà attivare "immediatamente le attività di pronto intervento, entro 45 minuti dalla chiamata, nell’intero arco delle 24 ore giornaliere, al fine di eliminare immediatamente lo stato di pericolo/insidia con l’esecuzione di idonee lavorazioni" oltre ad effettuare operazioni di "mitigazione del rischio idrogeologico connesso alle criticità idrauliche, geomorfologiche e di dissesto del territorio di Roma Capitale". Alcune zone, però, sono colpite maggiormente rispetto ad altre, come riportato da il Messaggero. Scopriamo quali.

La classifica delle zone più a rischio

Come anticipato, i pericoli maggiori per la capitale sono legati alle piene dei suoi fiumi, il Tevere e l'Aniene, ma non solo. Ecco le zone maggiormente a rischio:

  • Ponte Milvio, Tor di Quinto, Foro Italico;
  • Infernetto, Acilia, Ostia;
  • Tiburtina (San Basilio e Rebibbia);
  • Prima Porta, Castel di Guido;
  • Casal de' Pazzi e Montesacro;
  • Balduina;
  • Flaminio.

Le zone più esposte al pericolo

Al primo posto, le zone nord della capitale, a rischio esondazione secondo il bacino distrettuale dell'Appennino Centrale. Stesse ragioni, ma corso d'acqua diverso quelle per cui spuntano nella lista le zone di Roma nord est, nel bacino dell'Aniene e aree industriali. Secondo uno studio del Campidoglio e di Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, le zone di "massima pericolosità idraulica legate ai canali di bonifica" sono quelle di Ostia, Acilia, Infernetto e Ponte Galeria, dove vivono 58mila persone.

Fra le altre zone più esposte quelle a Monte Mario, viale Tiziano, Monteverde, la Balduina, come ha dimostrato l'apertura delle voragini lungo la strada. Colpiti anche i quartieri Tuscolano, Prenestino e Tiburtino, ma anche aree del centro storico come Aventino, Palatino ed Esquilino e, verso ovest, Portuense e Gianicolense.

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