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Francesco Vaia riconfermato dg dello Spallanzani nell’ultimo giorno dello stato di emergenza

Il nuovo direttore generale alla Sanità dell’Istituto Spallanzani è Francesco Vaia, che è stato riconfermato nel suo incarico. La riconferma arriva al termine dello stato d’emergenza.
A cura di Alessia Rabbai
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Francesco Vaia (La Presse)
Francesco Vaia (La Presse)
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Francesco Vaia è stato riconfermato direttore generale dell'Istituto nazionale di Malattie Infettie Lazzaro Spallanzani di Roma. La sua rielezione arriva giovedì 31 marzo 2022, una data emblematica, perché è proprio il giorno in cui termina lo stato d'emergenza in Italia, trascorsi due anni dall'inizio della pandemia. L'atto di nomina è stato perfezionato oggi pomeriggio e ha ricevuto il parere positivo della commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio, con 13 voti a favore e uno contrario. A votare a favore del rinnovo del suo incarico sono stati i consiglieri di maggioranza e i rappresentanti dei gruppi di opposizione di Fratelli d'Italia e Forza Italia.

La polemica sulla riconferma di Vaia dg allo Spallanzani

La Regione Lazio a gennaio scorso ha aperto un bando per il ruolo di direttore generale dello Spallanzani. La polemica mossa nei suoi confronti è nata per il fatto che Vaia sia stato riconfermato come dg, nonostante abbia sessantotto anni, tre in più dell'età massima richiesta. Ca ciò è stato possibile grazie ad un emendamento che risale allo scorso novembre di Italia Viva, sostenuto da Sileri e dai partiti di destra, che ha aumentato l'età richiesta per la nomina dei direttori generali alla Sanità, proprio fino a sessantotto anni fino al termine dello stato d'emergenza. La riconferma di Vaia rientra dunque nei termini previsti. Una scelta quella di riconfermare Vaia nel suo incarico che l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato ha così motivato in Aula "per un'esigenza di continuità e il suo profilo di rilievo, grazie all'esperienza maturata durante gli anni della sua carriera professionale".

I rapporti tra D'Amato e Vaia

I rapporti tra D'Amato e Vaia oggi vedono una stretta collaborazione, avendo l'assessore regionale alla Sanità trovato il lui un valido alleato nel fronteggiare l'emergenza sanitaria. Ma i loro rapporti non sono sempre stati così, anzi. Come ricorda Il Foglio, proprio D’Amato nel suo libro ‘Lady Asl' sulla malasanità definiva Vaia "Fransceschiello" e "una vera e propria cariatide della Sanità pubblica", riportando un lungo elenco di condanne e vicende giudiziarie. Ma tra i due è nata un'intesa, in particolare sul vaccino russo Sputnik, che prima del confllitto non era ancora giunto a sperimentazione ma ad analisi di laboratorio, come ha spiegato ai microfoni di Fanpage.it il direttore scientifico dello Spallanzani Enrico Girardi. Collaborazione con i russi che il Lazio ha sospeso, almeno per ora, con l'invasione dell'Ucraina e la guerra.

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