Francesco Di Carlo a 24 anni è dottore magistrale dopo la laurea in Giurisprudenza da record
Francesco Di Carlo sorprende ancora e in un solo anno consegue la laurea magistrale in Finanza e Impresa all'Università Roma Tre. Ventiquattro candeline spente da una settimana, lo studente modello è di nuovo dottore e proprio ieri ha calzato la sua seconda corona d'alloro con una tesi su "La responsabilità sociale d'impresa tra interesse pubblico, istanze di innovazione e forze esistenti: strumenti, moduli e istituti". Fanpage.it lo aveva già intervistato a giugno 2021, dopo la laurea in Giurisprudenza da record, conseguita in tre anni e sette mesi, anziché cinque.
Qual è il segreto del tuo metodo di studio?
Non ci sono segreti e non esiste la formula magica. Ciò che serve è allenarsi alla concentrazione. Io stesso mi sono diplomato alla maturità con una votazione mediocre e all'inizio dell'università ho trovato molte difficoltà nel riuscire a dedicarmi allo studio, ci sono poi arrivato con l'allenamento, passo dopo passo. A fare molto la differenza è la scelta della facoltà. Se il percorso di studi che avete intrapreso non vi piace cambiatelo, non abbiate paura, non è mai tardi.
Perché hai scelto questa specializzazione e quali sono i progetti per il futuro?
La mia scelta è stata dettata dal fatto che nel mondo attuale non si può ignorare il ruolo delle dinamiche economiche globali dei mercati. Credo che la formazione professionale vada portata avanti sempre, anche quando si lavora, perfezionandola con corsi post-lauream. Mi rivolgerò al mondo del lavoro nella speranza di valorizzare il mio percorso ‘ibrido', con un'occupazione in un ambito che possa coniugare il diritto e gli aspetti più economici del settore.
Oltre a studente modello sei anche tra i consiglieri del Municipio XII…
Sì, presiedo la Commissione scuola del Municipio. La mia idea è cercare di portare le esperienze maturate nel mio piccolo in ambito accademico all'interno del servizio pubblico che svolgo in questo momento e rivolgermi al settore appunto della formazione.
Che messaggio vuoi trasmettere ai tuoi coetanei studenti universitari?
Ho molto apprezzato la studentessa che ha dedicato la sua tesi di laurea a chi si è suicidato per l'università, fatti gravi che dimostrano come esista una distorsione di fondo su quello che è lo studio universitario, un tema sul quale il mondo accademico dovrebbe interrogarsi. Ai miei coetanei che studiano mi sento di dire che è giusto cercare di migliorarsi. Il confronto con l'altro però non deve mai essere ossessivo ma positivo, tenendo a mente che ognuno parte da una base e un contesto diversi, che ognuno ha la sua storia e che il miglioramento va fatto con noi stessi tenendo a mente i traguardi che raggiungiamo.