Francesca Russo, estetista morta a casa del capo: dall’ipotesi overdose all’indagine per omicidio colposo

Francesca Russo è morta nel sonno a casa del compagno e datore di lavoro in via Alessandro Guidoni a Ciampino in provincia di Roma, dopo una serata trascorsa in un locale la notte tra il 18 e il 19 maggio 2024. Ventisei anni, lavorava come estetista nel quartiere Prati a Roma, in uno dei centri gestiti dal fidanzato, un trentanovenne imprenditore romano, insieme al quale stava da alcuni mesi. Una delle prime ipotesi avanzate sulle cause del decesso è stata l'overdose, ieri è arrivata la svolta nelle indagini a distanza di circa un anno.
Il compagno e datore di lavoro di Francesca è indagato per omicidio colposo, l'ipotesi è che abbia tardato a chiamare i soccorsi, compromettendo le sue possibilità di salvarsi. Ad indagare sulla vicenda ancora tutta da chiarire sono i carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri.
Cosa è successo: la notte in giro per locali e il presunto malore
A ritrovare il corpo senza vita di Francesca Russo è stato il suo fidanzato e datore di lavoro. Da una prima ricostruzione fatta entrambi hanno trascorso la serata nei locali della movida romana, sono tornati a casa verso le 4 del mattino e sono andati a dormire, lei sul divano, lui nella camera da letto al piano superiore. L'ipotesi era che Francesca fosse stata colta da un presunto malore.
La chiamata in ospedale e la morte in casa
Secondo la versione data dal fidanzato al risveglio ha trovato Francesca senza vita e ha chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112, dando l'allarme. I sanitari arrivati in ambulanza non hanno potuto fare altro ch constatarne il decesso. I carabinieri giunti nell'abitazione hanno ascoltato l'uomo e quanto detto è stato ritenuto credibile. In casa non c'era traccia di droga, né erano presenti segni di violenza sul copo della ragazza, che potessero portare gli investigatori a sospettare un femminicidio.
Le analisi sul corpo di Francesca Russo e le ipotesi sulla morte
Le prime ipotesi nell'ambito delle indagini sulla morte di Francesca Russo hanno vagliato la pista dell'overdose, poi esclusa. Successivamente il sospetto è ricaduto su eventuali complicanze dovute all'intervento di chirurgia estetica al naso e ai farmaci prescritti. Dall'autopsia fatta sulla salma di Francesca è emerso che ad ucciderla è stata un'emorragia interna. Gli investigatori coordinati dalla Procura indagano sull'operazione alla quale la ventiseienne si è sottoposta due settimane prima di morire e sui farmaci anticoagulanti, che stava prendendo.
Indagato il datore di lavoro: di cosa è accusato il compagno
A circa un anno dalla morte di Francesca Russo c'è una svolta nelle indagini: il compagno è indagato per omicidio colposo. La Procura di Velletri ipotizza che abbia tardato a chiamare i soccorsi, quando Francesca si è sentita male, un ritardo che per la giovane si è rivelato purtroppo fatale.